Milano, 12 dicembre 2025 – Importante svolta a Parigi per la tutela dei diritti fondamentali. La Commissione per gli Affari Sociali, la Salute e lo Sviluppo Sostenibile (SOC) dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE) ha votato all’unanimità contro il nuovo Protocollo Addizionale alla Convenzione di Oviedo, riguardante il trattamento involontario nei servizi psichiatrici.Secondo la Commissione, il testo proposto renderebbe più difficile l’abolizione delle pratiche coercitive, entrando in conflitto con la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD). La decisione segue anni di opposizione da parte di esperti e società civile, che chiedono un cambio di paradigma verso un modello di cura basato sul consenso e sul rispetto della dignità umana.
La senatrice Aurora Floridia, membro del Parlamento italiano e della Commissione SOC del Consiglio d’Europa, ha espresso viva soddisfazione per l’esito del dibattito, dichiarando: “È fondamentale aver riaffermato con forza la centralità della CRPD: auspico che l’Assemblea Plenaria ratifichi pienamente queste indicazioni.”
Il plauso della società civile e degli esperti
Le principali organizzazioni internazionali hanno accolto con favore la bocciatura del Protocollo:
- European Disabilities Forum (EDF) e ENUSP hanno sottolineato come questa decisione riaffermi l’autonomia delle persone con problemi psicosociali.
- Mental Health Europe ha definito il voto un passo incoraggiante per la salvaguardia dei diritti umani in tutta Europa.
Anche il vicepresidente del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU odv) ha manifestato soddisfazione per il parere negativo: “La cosiddetta alleanza terapeutica non può essere ottenuta con la forza. La Commissione Affari Sociali ha coraggiosamente ribadito la centralità della convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD), aprendo la strada all’implementazione delle linee-guida ONU/OMS per i servizi di salute mentale che chiedono una transizione dal modello biologico-coercitivo verso un approccio olistico, psico-sociale e rispettoso dei diritti umani, che trasformi finalmente in realtà il sogno di Franco Basaglia.”
Prossimi Passi: La Discussione in Plenaria
Nonostante il successo in Commissione, il CCDU invita alla cautela: “Questa non è la fine della strada. Il prossimo voto in plenaria a gennaio e la successiva decisione del Comitato dei Ministri saranno decisive. Accogliamo con favore questo momento importante, ma lo facciamo con cautela e con un rinnovato impegno a garantire che qualsiasi quadro giuridico in Europa sia pienamente in linea con gli standard delle Nazioni Unite e sostenga i diritti umani, l’autonomia e l’uguaglianza per tutti. Il nostro lavoro continua.”
Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani odv












