
(ANSA) – ROMA, 20 FEB – In attesa di una presa di posizione
ufficiale da parte della Fpi, la federazione pugilistica
italiana, si allunga la lista dei paesi che hanno deciso di
boicottare i Mondiali Iba (ente che governa la boxe non
professionistica) a causa della presenza delle nazionali, con
tanto di bandiera e inno, di Russia e Bielorussia. Così Olanda e
Svizzera hanno deciso di unirsi a Usa, Gran Bretagna, Canada,
Repubblica Ceca, Svezia e Irlanda, che avevano annunciato il
boicottaggio per i prossimi Mondiali Femminili in India (New
Delhi, 15-31 marzo), mentre nelle prossime settimane verrà presa
una decisione, da parte di olandesi e svizzeri, sui campionati
maschili, in programma in Uzbekistan (1-14 maggio), boicottati
dagli stessi paesi ad eccezione dei britannici. Intanto però la
federboxe della Svizzera ha fatto sapere che boicotterà anche
gli Europei femminili in programma in Armenia ad aprile e i
Mondiali giovanili maschili, sempre a causa della presenza della
Russia. La cui partecipazione alle competizioni pugilistiche è
ormai costante negli eventi dell’Iba, come dimostrano le 12
medaglie conquistate dai russi nelle recenti ‘Golden Belts’ in
Marocco: ne sa qualcosa l’azzurra Irma Testa, battuta al primo
turno dei 57 kg proprio da una russa, Ludmila Vorontsova.
“La loro presenza a Marrakesh e il fatto che risultino
regolarmente iscritti ai Mondiali sia maschili che femminili –
ha commentato il presidente della federboxe svizzera, Andreas
Anderegg – è una provocazione. Certamente, ed in generale, la
Svizzera è un paese neutrale, ma ciò non vuol dire essere anche
ciechi o non avere un’opinione. La Russia ha causato sofferenze
indicibili all’Ucraina. E siccome, in fondo, è la politica che
finanzia lo sport le due cose non possono essere separate”
(ANSA).
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