Pugilato: dopo 60 anni torna il professionismo per i cubani

(ANSA) – AGUASCALIENTES (MESSICO), 19 MAG – Dopo 60 anni di
assenza tra i professionisti, tornano i pugili cubani con una
serie di combattimenti in Messico, domani, ad Aguascalientes.
    Potranno intascare bonus, dopo essersi cimentati nelle categorie
dilettantistiche da quando Fidel Castro abolì lo sport
professionistico nel 1962, tre anni dopo la vittoria della
Rivoluzione.
    Ma, anche senza l’incentivo del guadagno, i “Domadores”
(domatori) hanno portato i colori del loro paese molto in alto
sia ai campionati del mondo che ai giochi olimpici. L’isola
caraibica raccoglie 80 titoli mondiali tra i dilettanti e 41
titoli olimpici. D’altra parte negli ultimi anni molti pugili
cubani sono fuggiti per cercare fortuna all’estero.
    Il pugilato a Cuba ha iniziato a tornare nel circuito
professionistico nel 2013, così come altri sport (basket,
baseball, pallavolo). Per i combattimenti ad Aguacalientes, la
Federazione cubana ha firmato un “contratto di rappresentanza”
con la compagnia messicana Golden Ring. La delegazione cubana
comprende sei pugili di cui tre campioni olimpici (Julio César
La Cruz, Roniel Iglesias e Arlen López). Incroceranno i guantoni
con pugili messicani e un colombiano.
    “Partecipare a campionati professionistici aumenterà la
nostra competività. Gareggeremo contro pugili di altissimo
livello, come noi, e questo ci permetterà di rimanere
nell’élite”, ha dichiarato Julio César La Cruz (pesi massimi)
all’annuncio del ritorno della boxe cubana nelle competizioni
professionistiche. (ANSA).
   


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