
(ANSA) – ROMA, 25 SET – Il pugilato professionistico
italiano è rimasto senza titoli. Dopo la sconfitta, lo scorso
giugno, di Matteo Signani che presto comunque avrà la chance di
riconquistare l’Europeo dei pesi medi contro il francese
Anderson Prestot, ieri sera è toccato a Michael ‘Lone Wolf’
Magnesi, sconfitto a Manchester, con verdetto però discutibile,
dall’ ‘Apache’ Anthony Cacace, nordirlandese di origini
napoletane, nell’incontro in cui il pugile laziale difendeva la
sua corona mondiale Ibo dei superpiuma. Magnesi, contro il
campione britannico della categoria, ha perso per ‘split
decision’, verdetto ridicolo se si considera che un giudice lo
ha visto vincitore con quattro punti di vantaggio, 116-112,
mentre un altro lo ha visto perdente di cinque, 117-111. Così a
fare la differenza è stata la decisione del terzo giudice,
favorevole al 33enne Cacace per 116-112. In realtà il
britannico, dieci centimetri più alto di Magnesi e con braccia
lunghe, è stato furbo nell’adottare una tattica ostruzionistica,
fatta di mille clinch, rivelatasi alla fine, per due giudici su
tre, vincente.
“Abbiamo subito un furto – le parole della moglie e manager di
Magnesi, Alessandra Branco -. Michael ha dato il massimo, e con
una costola rotta dal secondo round è andato avanti fino alla
dodicesima ripresa mettendo alla frusta Cacace, che è scappato
per dodici round e lo legava di continuo. Arbitro vergognoso,
giudici vergognosi, ci hanno rubato il match”. Poi un annuncio: “mi sono mossa per presentare ricorso. Non venisse accolto, farò
venire Cacace in Italia, l’evento l’organizzo io. Comunque sia
il titolo lo riprendiamo subito, nel giro di pochi mesi”. Deluso
Magnesi, certo del fatto di “aver dimostrato molto di più
rispetto al mio sfidante, ed è ovvio che non mi aspettavo un
verdetto del genere. Dopo ventuno successi su altrettanti
incontri, gli ultimi otto prima del limite, non può non esserci
amarezza per questo stop inaspettato. Il ricorso? Se ne occupa
il mio team, continuo a guardare solo al ring. Dico soltanto che
il sogno di riunificare i titoli mondiali dei superpiuma non si
è infranto sbattendo contro le decisioni dei giudici.
Ricomincerò il mio percorso riconquistando la cintura che mi è
stata scippata”. (ANSA).
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