
(ANSA) – ROMA, 16 NOV – Vincenzo Mangiacapre, medagliato del
pugilato olimpico azzurro, è un uomo di 33 anni orgoglioso di
quanto fatto sul ring e nella vita, e papà di una bellissima
bambina. E anche un uomo che oggi ha presentato, nella Sala
Giunta del Coni la sua autobiografia, ‘Senza guardia’, edita da
Baldini e Castoldi e con prefazione di Clemente Russo che, come
Vincenzom è un prodotto della grande tradizione pugilistica di
Marcianise.
“Mi sono denudato e ho raccontato la mia vita segno per segno
– confessa il bronzo olimpico di Londra 2012 nella categoria dei
superleggeri – Grazie allo sport sono diventato la persona che
volevo diventare. Ho scritto questo libro con il cuore. Ho avuto
il coraggio di rialzarmi e stravolgere la mia vita: con ‘Senza
guardia’ voglio dare una spinta a chi si sente demoralizzato”.
Il presidente del Coni, Giovanni Malagò (che ha preso parte
all’evento), esprime tutta la sua stima per l’atleta partenopeo: “Vincenzo è un patrimonio non solo delle Fiamme Azzurre o del
pugilato, ma di tutto lo sport italiano e del Coni. E’ un
ragazzo eccezionale che potrà trasferire la sua esperienza
nell’attività di tecnico, come un vero maestro di vita”.
“Da qualche anno stiamo provando a esaltare l’aspetto
pedagogico del pugilato, e anche il fatto che esso è una
metafora della vita – dice invece il presidente della Federboxe,
Flavio D’Ambrosi -. Non potremmo trasmettere questi messaggi,
però, senza pugili come Vincenzo che ne danno testimonianza
tutti i giorni con la loro attività”.
Secondo Franco Falcinelli, presidente onorario Fpi ed ex
vicepresidente dell’ente mondiale della boxe olimpica, che ora
si chiama Iba, “anche grazie al bellissimo libro di Vincenzo e
al lavoro della federazione, oggi la boxe sta riscoprendo il
ruolo formativo ed educativo del nostro sport. Ringrazio il
presidente Malagò per il suo riconoscimento verso una disciplina
che è quarta nel medagliere olimpico del Coni”. Nel libro di
Mangiacapre, sottolinea Falcinelli, viene evidenziata “la
dignità dei pugni”, frutto di una monastica strategia di
preparazione e perfezionamento, “e non gli schiaffi che si danno
in una rissa”. (ANSA).
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