Venerdì 6 marzo Silvio Berlusconi entrerà per l’ultima volta nella struttura di Cesano Boscone, questo grazie allo sconto alla condanna ai servizi sociali concessa dal Tribunale di Milano lo scorso febbraio. Chi sperava di vederlo umiliato mentre assisteva gli ospiti del “Sacra Famiglia” malati di Alzheimer ha toppato. Dal personale ai pazienti è un coro di nostalgia, come riporta Repubblica: “Arrivava e se ne andava con la scorta – ha raccontato un infermiere al quotidiano – e dicono che ha lavorato senza fare lo schizzinoso, qui alla Sacra Famiglia era come un fantasma. Beh, a parte le prime settimane, quando gli hanno mostrato i guai che ci sono e le cure che diamo”.
Impeccabile – Dopo il primo impatto ha compreso il dramma e la bellezza dell’aiuto che poteva offrire. Infatti ogni venerdì dalle 9 alle 13, puntualissimo a quanto dicono, ha assistito alcune persone, le ha sorrette nelle passeggiate, ha raccontato storie, barzellette e ha organizzato piccoli sketch. A dicembre 2014 ha portato il suo pianoforte e ha cantato con Fedele Confalonieri alcune delle canzoni che cantavano i due quando avevano vent’anni e intrattenevano i passeggeri sulle navi da crociera.
Cosa accade dopo – La Sacra Famiglia consegnerà una relazione ufficiale che valuta Berlusconi, che a sua volta verrà analizzata dall’ufficio del ministero di Giustizia. Di seguito verrà tutto consegnato al giudice che dovrà fissare un’udienza, quella che dichiarerà estinta la pena della detenzione. Si tratta di un’udienza molto importante, in quanto verranno discusse anche altre pene accessorie, come l’interdizione dai pubblici uffici . È proprio per questo che la procura di Milano sta stringendo i tempi sull’inchiesta Ruby tre: se Berlusconi dovesse essere rinviato a giudizio, il procuratore generale Antonio Lamanna potrà richiedere di valutare il pericolo di reiterazione del reato del Cavaliere. Libero
