Pusher minorenni e minacce con le armi, sgominata banda

(ANSA) – NUORO, 01 APR – Trafficavano droga senza mai
spacciarla personalmente ma servendosi di pusher, spesso
minorenni; usavano banconote contraffate e intimidivano con le
armi i creditori per sollecitare i pagamenti. I carabinieri di
Siniscola, Olbia e Tempio Pausania hanno smantellato una banda
di sette persone tra Siniscola, Olbia e Tempio: tre le misure
cautelari in carcere, una ai domiciliari e tre obblighi di
dimora.
    I dettagli dell’operazione sono stati resi noti in una
conferenza stampa a Nuoro dal comandante della Compagnia di
Siniscola, Fabrizio Borghini, e dal capo del Nucleo
Investigativo del comando provinciale, Saverio Aucello.
    Gli indagati – accusati a vario titolo di detenzione e
spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, danneggiamento,
possesso di banconote contraffatte, porto e detenzione illegale
di armi – avrebbero messo in piedi una fitta rete per rifornire
gli spacciatori nei Comuni di Orosei, Galtellì, Siniscola,Tempio
Pausania e Olbia.
    Ai loro pusher i sette si rivolgevano con stratagemmi e
linguaggi criptici, cambiavano frequentemente auto e la sim dei
cellulari e la comunicazione avveniva con i mezzi di
messaggistica istantanea. Ma si ingegnavano anche per il
trasporto: la droga veniva posizionata nel vano motore o in un
incavo esterno al pianale. Cocaina e marijuana venivano ceduta a “debito” e nel fine settimana era prevista la riscossione delle
somme. Chi non pagava veniva minacciato con le armi.
    Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 400 grammi di
cocaina, due piantagioni di canapa indiana e 5,8 chili di
marijuana.
    Tutto è partito con l’inchiesta aperta dal pm di Nuoro Giorgio
Bocciarelli nel dicembre 2021, dopo il pestaggio di un minorenne
di Torpé, reo di non aver pagato un debito di droga. (ANSA).
   


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