“Il 2 marzo e? convocato il Cda con all’ordine del giorno il bilancio 2015”.
Il comitato pro referendum vi accusa di avere organizzato “un teatrino” con l’intervista a Maurizio Borletti?
“C’erano due domande che si ponevano i sammarinesi. Borletti ha ricevuto offerte concrete da zone limitrofe a San Marino? Si? o no? Quanto tempo sono disposti a aspettare gli investitori? Poco o tanto? Noi abbiamo dato una risposta a queste domande. Tutto qui”.
Rtv e? stata accusata anche di non rispettare il suo ruolo di servizio pubblico in questa circostanza. Come risponde?
“Io partirei dal concetto di democrazia. La democrazia e? delega da parte del popolo con diritto di voto a dei suoi fiduciari che deputa a rappresentarli nella gestione della cosa pubblica, a decidere e a controllare che le decisioni vengano messe in essere. Il Parlamento sammarinese si e? espresso e noi abbiamo seguito con attenzione le varie fasi. Abbiamo dato notizia del referendum dedicando un confronto la settimana scorsa e uno la settimana prossima alle due posizioni. Il referendum e? un altissimo strumento di democrazia sui grandi temi politici come aborto, divorzio, eutanasia eccetera. Non vorrei pero? che qualche decina o centinaia che siano di persone si sentano di avere piu? diritti rispetto al servizio pubblico dell’intero elettorato sammarinese per decidere cose di competenza di un parlamento regolarmente eletto. Oltre tutto, lo dico da italiano e da un punto di vista del tutto personale, voglio vedere quali investitori prenderanno in considerazione San Marino come partner se qualsiasi decisione viene messa continuamente in discussione.
Se non arrivano soldi da fuori, il risultato ovviamente sara? piu? tasse per i sammarinesi. Basta uno studente del primo anno di Economia per dirlo. Non credendo che il Segretario alle Finanze gli euro li stampi nel sottoscala della Segreteria, occorre trovare soldi da fuori come hanno fatto Malta o Monaco. Nulla di nuovo. Politica intelligente, rigorosa, trasparente e responsabile per gli investimenti, per le residenze, rientro dei capitali sottratti indebitamente allo Stato, formazione di eccellenza sul lavoro e una economia fondata non su rendite di posizioni corporative ormai chiaramente impossibili”.
Dunque investimenti anche a costo del verde?
“Questo mai. Ma il verde del campo – cosiddetto “polmone verde” fra il colorificio e i capannoni – e? stato compensato dal Congresso, cosa che non e? accaduta in tanti altri casi in Italia. Francamente non vedo il problema ma forse non sono al corrente di tutti i risvolti pubblici e privati della questione. A parte che per me che di campagne ecologistiche in sessant’anni ne ho fatta piu? di qualcuna, se sento evocare un polmone verde mi vengono automaticamente in mente le foreste amazzoniche – una tragedia nel silenzio e nella connivenza planetaria -non il campo di Serravalle in questione. Ma e? sicuramente un mio limite e me ne scuso con gli interessati”.
Altra accusa. Vi occupate del polo della moda e non delle inchieste giudiziarie. E’ cosi??
“Purtroppo molta gente parla di Rtv senza vederla. Meno male che esiste il web. Basta andare negli archivi per poi parlare a ragion veduta. Accusa respinta al mittente perche? scarsamente informato dei fatti. Non siamo al bar dove si spara quel che si vuole. Invece se si parla di forcaiolismo, mi dispiace e lo ripeto, Rtv (almeno finche? ne saro? responsabile) non si presta al fascino nauseabondo dei vari Piazzale Loreto. I magistrati fanno il loro lavoro e lo devono fare senza sentirsi tirare per la giacca. Quando per la porta della magistratura entra la politica – qualsiasi politica – la Giustizia esce dalla finestra, diceva Piero Calamandrei”.
In chiusura, puo? dirci in anteprima se avete raggiunto il pareggio?
“Stiamo chiudendo il 2015 in questi giorni. Il 2 marzo e? convocato il Cda di Rtv con all’ordine del giorno il bilancio 2015 e allora, secondo quando decidera? il Cda, sentiti gli organi di controllo, potremo dire definitvamente come e? andata. Il 2012 era stato chiuso con un passivo di circa -670.000€ che avrebbe comportato di fatto nel 2013 la chiusura dell’Azienda oppure il rifinanziamento straordinario per almeno due milioni di euro da parte della Repubblica. Non era un quadro ideale e torno a ringraziare i Segretari competenti Fiorini e Belluzzi per quello che in quel 2013 – anno terribile, veramente terribile per La Radiotelevisione di Stato- hanno fatto per sostenere l’impegno di tutta Rtv per uscire dalla crisi con le proprie forze”.
David Oddone, La Tribuna