San Marino – Quale tangente? Le prove dove sono? Tutto, anche le registrazioni, dicono il contrario!

Sempre più sono convinto, vedendo l’assenza di prove certe e con addirittura l’esibizione di un documento Sopaf – letto dal bravo Barducci – che non vi sia stata una richiesta di tangente da parte di Gabriele Gatti e da parte di Antonella Mularoni.

Vi è una stata solo una richiesta da parte di Gabriele Gatti, confermata da Antonella Mularoni di chiudere, senza farsi male, la trattativa per l’acquisto delle azioni di Delta detenute da Sopaf, facendosi portavoci delle richieste di questi ultimi.

Punto e a capo. Non c’è altro ma o altro se. Non c’è!

Tutto il resto sono delle illazioni gratuite senza prove, anzi se ci sono delle prove sono proprio a favore dei due Segretari di Stato come la lettera Sopaf dove viene scritto nero su bianco che la cifra richiesta e poi pagata corrisponde a quella detta a Palazzo Begni. E che soprattutto Sopaf dichiara che questi soldi li ha presi lei.

La Cassa di Risparmio ha effettivamente pagato, dopo Fantini, quella cifra.

E’ ovvio che l’opposizione fa il suo gioco; io avrei fatto di peggio. Sta nel gioco delle parti; è naturale.

Quindi  i dubbi di Giovagnoli (se pubblicare o meno il video) erano davvero motivati: ovvero che le registrazioni non fossero un gran chè!

Ed aveva perfettamente ragione, anche se devo dire che il montaggio del video è molto piacevole e ben fatto.

Quindi? Tutto il polverone alzato a cosa è servito? Solo a chiarire, e di questo non avevo nessun dubbio, che Gatti e Mularoni i soldi non li hanno presi, ma – con senso dello Stato – si sono fatti carico di cercare di sanare e chiudere una situazione a dir poco incandescente, che avrebbe portato in seria difficoltà lo Stato sammarinese, come poi è avvenuto.

I risultati, poi, del mancato accordo con Sopaf li abbiamo visti tutti; forse era meglio, anche per Fantini, accettare le proposte dei Magnoni.

Di certo non saremmo arrivati a questo punto.

Marco Severini – Direttore di Giornale.sm