Ai tempi della cosiddetta San Marino da bere, solevo fare conferenze pubbliche nelle quali lecitamente e doverosamente puntavo il dito sulla opacità del sistema finanziario e giudiziario, raccontando puntualmente e fedelmente la cronaca di un periodo che per fortuna resta molto lontano.
Ho sempre pensato e detto alle varie platee che avevano la bontà di ascoltarmi che “la più grossa sfiga di San Marino è proprio essere una enclave dell’Italia”. Il motivo di tale affermazione è che il Titano non era altro che lo specchio dei propri vicini di casa, che sguazzavano nell’illegalità, salvo svegliarsi un giorno di punto in bianco per fare la guerra ai paradisi fiscali. Utilizzando un gergo legale si potrebbe parlare di “concorso di colpa”, più prosaicamente era il bue che dava del cornuto all’asino.
Torniamo al presente. Parlando assolutamente in generale, capita che alcune figure che hanno avuto importanti ruoli qui in Repubblica, strapagate oltre i propri meriti, una volta usciti dal confine, si mettano a gettare fango e discredito in maniera del tutto gratuita. Essi si qualificano, o meglio si squalificano, per quello che sono.
Oggi però i fatti parlano chiaro e le parole lasciano il tempo che trovano. Abbiamo uffici che funzionano e vigilano. Partendo dal nostro Tribunale che con la “cura” Canzio e il leale supporto del Segretario alla Giustizia, Massimo Ugolini, è un fiore all’occhiello; passando per Banca Centrale, che con la sua Presidente, Catia Tomasetti, è riuscita a coniugare paletti stringenti con risultati tangibili in termini di raccolta.
Per quanto riguarda il Tribunale, l’Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti dell’uomo (Osce) ha pubblicato il proprio report su San Marino: “Tutti gli interlocutori della NAM dell’ODIHR – si legge – hanno espresso una generale fiducia nel meccanismo di risoluzione delle controversie elettorali e nell’imparzialità del sistema giudiziario”. L’Osce rimanda inoltre al “Rapporto sulla Conformità del Quarto Ciclo di Valutazione del GRECO del 2022 su San Marino, in cui il GRECO ha accolto con favore l’ampia riforma intrapresa per quanto riguarda la composizione e il funzionamento del Consiglio Giudiziario e le maggiori garanzie di indipendenza di cui è stato dotato, in particolare escludendo l’appartenenza politica”.
E a proposito di fatti, il Tribunale continua ad essere sempre più allineato con la stessa Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Nelle recenti motivazioni di una sentenza viene nuovamente salvaguardato e protetto il lavoro dei giornalisti in ambito di atti o notizie coperte da segreto. Un notevole segnale per la democrazia dell’intero Paese.
Per quanto concerne invece Banca Centrale, L’Assemblea dei Soci ha di recente approvato all’unanimità il Bilancio d’Esercizio 2023. Bilancio che mostra un totale attivo 789,95 milioni, in aumento di quasi 130 milioni rispetto all’esercizio precedente (+19,7%).
“È stato un anno straordinario – ha commentato la Tomasetti – con politiche monetarie che se da un lato hanno indubbiamente penalizzato il risultato d’esercizio, dall’altro ci hanno permesso di distribuire sul territorio ingenti risorse finanziarie”.
Le fa eco il Segretario di Stato alle Finanze (presente e futuro), Marco Gatti: “Il trend è in ascesa: il sistema bancario sta crescendo in termini di liquidità. Nel breve termine supera il miliardo. Tutto questo si riflette in positivo sui conti economici delle banche, già per il secondo anno in positivo”.
Difficile per i detrattori controbattere, sia per quelli interni, che per quelli che magari fomentano i media d’oltre confine per togliersi qualche sassolino dalle scarpe.
Ma in fondo “con un abito da sera e una cravatta bianca, anche un agente di borsa può guadagnare la reputazione di essere civilizzato”.
Se lo diceva Oscar Wilde ci si può anche credere.
David Oddone
(La Serenissima)