Riprendiamo dalla pagina facebook di San Marino Oggi.sm
Fa sorridere, lo diciamo subito, chi in lungo e in largo e alzando spesso la voce pubblicamente, si spaccia per “professionista” del proprio settore, e in realtà alla fine utilizza solo la giustificazione che fa da titolo a questo scritto.
Nella nostra professione, quando un’altra testata pubblica una notizia che ha solo lei, vuol dire che ha bruciato sul tempo gli avversari. Quando la notizia è importante, i media seri la riprendono e magari la ampliano, la approfondiscono e la fanno propria nell’interesse del lettore e della valenza stessa di tale notizia.
Se si fa questo mestiere con serietà si matura anche la consapevolezza che prima o poi qualcuno arriva per primo ad una notizia. Magari a volte ha solo fortuna, altre volte è bravura e altre volte è tutte e due le cose insieme.
Ma c’è chi è un po’ meno “serio” e quando non arriva per primo, probabilmente – ipotizziamo – si rode il fegato, si riempie il sangue di bile e si morde le mani. Poi, magari non pago, cerca di sminuire la notizia che non è riuscito ad avere. Cioè, giustifica il fatto di non essere riuscito a cogliere “l’uva” perché tanto “era acerba”…
Nei giorni scorsi San Marino OGGI ha riportato, unico media sammarinese, la notizia dell’attenzione particolare che la Guardia di Finanza di Forlì ha disposto sulle auto con targa sammarinese se guidate da italiani. Tanto da chiedere tali dati anche alle altre forze dell’ordine e in particolare ai Carabinieri di Forlì.
C’è stato chi ha ripreso la notizia, ampliandola, sentendo il comando nazionale di Roma che ha detto di non essere informato di tali disposizioni attuate da Forlì. E c’è stato chi invece, non ha sentito Roma, non ha sentito Forlì, ha sentito solo Rimini dove tra l’altro “l’idea è piaciuta”. Poi, ha sentenziato che la notizia è stata “smentita” tacciando come “creativo” il giornalista che aveva riportato la notizia di tali particolari controlli della GdF di Forlì.
A parte che non si confuta così una notizia, ma si sentono i soggetti interessati. A parte comunque che la notizia è vera. Vorremmo solo far notare come tali affermazioni non ci stupiscono affatto, oltretutto quando vengono da chi è sempre stato dietro a inseguire e quindi, vedendo la propria incapacità a superare gli avversari, si cimenta nel tentativo di denigrarli.
Ma tant’è, lo sappiamo e la finiamo qua.
Chi è che ci considera creativi? Beh, Aquila non capit muscas.