In un liceo del Nord Italia, uno studente ha scelto di non percorrere una scalinata dipinta con i colori dell’arcobaleno all’interno della scuola. Questo gesto ha scatenato reazioni immediate, portandolo a essere accusato di omofobia e, probabilmente, a subire provvedimenti disciplinari, nonostante non avesse reale necessità di utilizzare quelle scale. Un episodio che suscita interrogativi, soprattutto se si considera che, altrove, potrebbero esserci studenti che salgono quelle stesse scale portando con sé ben altre problematiche, magari un coltello nello zaino.
Si tratta di un caso che evidenzia una tendenza preoccupante nel sistema scolastico, dove alcuni dirigenti sembrano adottare un approccio ideologico rigido, trasformando le scuole in strumenti di imposizione anziché di educazione. Un atteggiamento che, nel corso della storia, ha solo cambiato colore – dal nero al rosso – ma che mantiene intatto il suo carattere autoritario.
Paolo Forcellini
