Un dramma ha sconvolto la comunità di Afragola, in provincia di Napoli, dove il corpo senza vita di Martina Carbonaro, una ragazza di appena 14 anni, è stato rinvenuto dai carabinieri in un edificio abbandonato vicino all’ex stadio Moccia. La scoperta è il tragico epilogo di una vicenda iniziata con la denuncia di scomparsa presentata dai genitori della giovane, preoccupati per il suo mancato rientro a casa dopo un’uscita serale. (leggi precedente articolo sulla vicenda cliccando qui).
Martina, come ricostruito dagli inquirenti, era uscita di casa la sera del 26 maggio per andare a prendere un gelato con un’amica, indossando jeans e una maglietta nera. Aveva comunicato alla madre, tramite un messaggio alle 20:30, che sarebbe tornata presto, ma da quel momento il suo telefono è rimasto muto. I genitori, allarmati, hanno denunciato la scomparsa ai carabinieri e diffuso un appello sui social, chiedendo aiuto per ritrovarla. La madre aveva anche riferito che Martina avrebbe potuto incontrare il suo ex fidanzato, un dettaglio che si è rivelato cruciale per le indagini.
Le ricerche, condotte senza sosta dai carabinieri della Compagnia di Casoria e del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, coordinati dalla Procura di Napoli Nord, hanno portato al ritrovamento del corpo della giovane, nascosto in un vecchio armadio all’interno di una struttura fatiscente. A seguito di un’intensa attività investigativa, il principale sospettato, l’ex fidanzato di Martina, è stato fermato. Il giovane, secondo quanto emerso, avrebbe confessato il delitto, rivelando dettagli agghiaccianti: la ragazza sarebbe stata uccisa in modo brutale, forse a colpi di pietra, prima che il suo corpo venisse occultato.
Le accuse a carico del fermato sono pesanti: omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. La procuratrice facente funzioni, Anna Maria Lucchetta, ha evidenziato l’impegno incessante delle forze dell’ordine, che hanno perlustrato l’area fino a individuare il luogo del macabro ritrovamento. La notizia ha devastato la famiglia di Martina, con la madre, Fiorenza, che ha espresso il suo dolore su Facebook, promettendo che chi ha fatto del male alla figlia pagherà e affidando il ricordo della giovane ai suoi nonni in cielo, sottolineando quanto Martina fosse e resterà speciale per sempre.
Questo sviluppo rappresenta un aggiornamento cruciale nella cronaca di un caso che ha scosso profondamente Afragola. Le indagini proseguono per chiarire ogni aspetto della vicenda, mentre la comunità si stringe attorno alla famiglia di Martina, in attesa di giustizia.