Quelli che la democrazia è corruzione.
Hitler e Stalin.
Rabbrividisco, a volte, quando sento alcuni opinionisti o opinioniste, democratiche, carine, bel vestitino, trucco curato, occhiali di fantasia, una come Conchita De Gregorio o altre o altri, la cui tesi e’ che la democrazia non si esporta.
Conchita dice anche che,in realtà, con la democrazia abbiamo esportato la corruzione.
Per Travaglio o per tutti gli strafatti quotidiani, la democrazia è, in realtà, corruzione.
I talebani sono purificazione.
Come Bonafede, Toninelli, la Taverna, Casaleggio.
Grillo, naturalmente.
Non aveva detto Grillo, ospite del Presidente del Parlamento Europeo, tal Davide Sassoli, che la democrazia, i parlamenti, sono superati?
Conte, l’alleato al quale i “Democratici italiani” aspirano, non ha detto che con i talebani bisogna parlarci?
Lui ci parla, tutti i giorni. Con la Taverna.
E, quando tornerà Di Battista, dalle visite ai paesi più allergici alla democrazia nel mondo, parlerà anche con lui.
E poi, Rizzo e Stella, Repubblica e Corriere, non ci hanno raccontato, per decenni, che il Parlamento era, è, una cloaca? La Casta.
E i Formigli? I Giletti? I Gad Lernher?
I Santoro prima.
Che ci hanno raccontato per decenni?
Che i magistrati( non eletti) erano santi e tutti gli eletti dei corrotti. La democrazia è corruzione. Appunto.
San Davigo, San Di Pietro ect ect.
Quindi? Che ci importa dei ragazzi e delle ragazze afghane? Vogliamo continuare ad esportare loro la corruzione?
Li abbiamo rovinati.
Sono popoli non abituati alla democrazia, hanno le loro tradizioni, la loro cultura, i loro Burqa, le loro barbe.
Se gli americani e gli inglesi avessero fatto lo stesso ragionamento 70 anni fa,noi, italiani, tedeschi, europei, saremmo rimasti con i nostri balilla, con le nostre coppole, con i nostri mustacchi, con le nostre svastiche.
E ci salvarono con i soldati, prima che con i soldi e poi con i Beatles e i Rolling Stone.
E Bob Dylan e il Twist.
“non dimentichiamo- ci dice Sabino Cassese-che la Germania è rimasta sotto il tallone delle forze di occupazione fino al 1949, che solo dal 1955 ha avuto piena sovranità, e che Berlino è stata sottoposta a occupazione fino al 1990”
È una vecchia storia.
Sono culture che non muoiono.
Pensate che questi signori, molti di questi signori, 70 anni fa, e anche dopo, molto dopo, a Hitler preferirono Stalin.
Non la democrazia.
Sergio Pizzolante