Querrelle DMC-CORRIERE DELLA SERA sulle tangenti a San Marino. Accuse infamanti sul sistema sammarinese, la magistratura dovrà fare piena luce … di Marco Severini

La DMC opera a San Marino da 16 anni, non conosce neppure la realtà italiana e non ha mai pensato di trasferirsi in Austria. Soprattutto non ha mai pagato tangenti per lavorare’‘. Così, la titolare dell’azienda Francesca Di Filippo smentisce senza mezzi termini le dichiarazioni riportate dal Corriere. it. a cui ha addirittura inviato una diffida.

Eppure nell’articolo a firma di Andrea Pasqualetto del Corriere della Sera c’era scritto: ”A Klagenfurt sta nascendo il capannone della Dmc di Fernando De Filippo, attiva da 16 anni a San Marino nell’home shopping televisivo. «In Austria siamo start up – spiega l’entusiasta Tarcisio Pagnozzi, cfo della neonata Dmc shop, tipo sveglio in giacca cravatta e bicicletta – Noi paghiamo più tasse rispetto a San Marino e le autorizzazioni numericamente sono le stesse. Ma cambiano le risposte, i tempi. Da me gli austriaci sono venuti con un pullman che era un ufficio tecnico e dopo 15 giorni avevamo l’autorizzazione. E poi, diciamolo, non esistono mazzette».

E’ tutto molto molto chiaro, checche ne dica la titolare Francesca Di Filippo che addirittura invia una diffida a trattare nuovamente questo argomento.

I sammarinesi devono invece sapere come stanno le cose e se è vero o meno che il Sig. Tarcisio Pagnozzi, cfo della neonata Dmc shop, ha fatto quelle dichiarazioni al bravo Andrea Pasqualetto, giornalista del Corriere.it. Qualora questo neghi, come pare di vedere, è importante che lo stesso giornalista dia prova, onde evitare querele, delle parole dette dal Pagnozzi. Pasqualetto avrà sicuramente registrato la conversazione; prassi usuale tra noi giornalisti quando si fanno interviste.

E’ ora di finirla con questo pessimo costume, lo dice anche l’ex Segretario degli Esteri Avv. Antonella Mularoni, di sparare sul sistema San Marino. Chi lancia accuse così infamanti sia sulla politica sammarinese che sul sistema paese deve essere responsabile di quello che dice e giustamente sanzionato; troppo semplice dire dopo che si è capito male oppure diffidare (!) un giornalista che fa il suo lavoro.

La magistratura dovrà fare piena luce.

E’ ora di finirla con questi beceri attacchi al nostro sistema! E chi si permette di farlo ingiustamente dovrà essere opportunamente sanzionato.

Marco Severini – Direttore del Giornalesm.com

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