Quirinale: chi ha perso e chi ha vinto … di Sergio Pizzolante

Naturalmente ha vinto Mattarella: se vi servo ci sono.
Domanda maliziosa: c’è sempre stato?
Troppo scenografico l’addio, i discorsi sulla sua indisponibilità, gli scatoloni, la nuova casa, i camion con i mobili da Palermo, per essere del tutto vero.
Perfetto democristiano.
Ed è un complimento.
Comunque c’è. Ed è un bene.
Ha vinto lui e abbiamo vinto tutti.
Stavamo al novantesimo, un tempo disastroso, giocatori impazziti, brocchi, brocchissimi.
Stavamo per perdere la partita, la qualificazione ai mondiali, l’onore, la faccia, tutto. Poi gol di Mattarella.
Siamo vivi. Bene.
Speriamo continui a fare quel che di buono ha fatto: dare credibilità e forza al Quirinale.
Speriamo che smetta di fare quel che di sbagliato ha fatto: ignorare la crisi della magistratura e degli equilibri democratici.
Hanno vinto Letta e il Pd. Piaccia o non piaccia, è così.
Hanno ancora uno del Pd al Quirinale.
Avevano perso, straperso, le elezioni politiche.
E sono saldamente al governo e al Quirinale.
Se sei alto un metro e sessanta non sei alto.
Ma se gli altri sono un metro e quaranta, sei altissimo.
Ha perso il centro destra come entità politica: svanita. Finish.
Ha perso, straperso, Salvini.
Ha definitivamente raccontato il vero se stesso. È una storia che inizia col Papete e finisce nei bar vicino al Quirinale.
Finito. Totalmente inadeguato.
Ha perso Berlusconi. Prima per aver indicato l’uomo sbagliato nel momento sbagliato: se stesso.
Poi per non aver indicato l’uomo giusto al momento giusto: Draghi.
Gli altri hanno avuto ruoli marginali.
Non bello da vedere. Ma marginale.
Sergio Pizzolante