“Radice del populismo…”. Parisi zittisce Conte su Berlinguer

Una polemica social passata forse inosservata sotto il profilo mediatico ma che può far comprendere come un certo mondo di centrosinistra la pensi sul “campo largo” immaginato da Enrico Letta per le prossime elezioni politiche: Arturo Parisi ha dato in via indiretta del “populista” a Giuseppe Conte, riproponendo un post del capo grillino su Enrico Berlinguer.

Parisi, oltre ad essere stato ministro della Difesa, è stato anche una figura chiave all’epoca di Romano Prodi e della fondazione del Partito Democratico. Rilanciando un tweet di Conte su una delle figure più importanti della storia del Pci in Italia, ossia proprio Berlingue, l’ex capo di Dicastero ha scritto quanto segue: “Con Berlinguer @GiuseppeConteIT ripropone la centralità della questione morale come se si trattasse della superiorità dei buoni e dei giusti. A riprova che la radice prima del populismo è il moralismo”.

L’ex “avvocato degli italiani”, nel suo di post social, aveva del resto annotato questo: “Le battaglie di Enrico Berlinguer per il riscatto sociale di chi è in difficoltà e per porre al centro dell’agenda politica la questione morale meritano di essere ricordate e rilanciate, nel segno del più profondo rispetto. Come non concordare – aveva aggiunto il capo grillino con le sue parole quando affermava che la questione morale è “la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico…”.

Insomma, la lettura che Conte fa della “questione morale“, per Parisi, sarebbe viziata da “moralismo”, che viene definita come la “radice prima” del “populismo”. Tant’è che nei commenti al tweet, l’ex ministro della Difesa ha aggiunto anche altre osservazioni. “Il 97% delle persone che nominano la questione morale e Berlinguer non hanno mai letto l’intervista in cui Berlinguer introdusse il concetto di questione morale”, ha scritto un utente. E Parisi ha replicato con un breve ma significativo: “Appunto”.

Il convitato di pietra di tutto il ragionamento dell’ex ministro, però, sembra – come abbiamo premesso – il “campo largo” o meglio la bontà del progetto di Enrico Letta, considerate le contraddizioni dell’alleanza e la linea che sta portando avanti l’ex presidente del Consiglio gialloverde e giallorosso rispetto a numerose tematiche di stretta urgenza.

A riprova di questo, in un altro tweet di qualche giorno fa, Arturo Parisi aveva tuonato così: “Sondaggi: il Pd non si allarga, il “campo largo” (Pd+Art1-M5S) si restringe sempre più”. Non tutti, e anzi sempre meno personalità ed esponenti, risultano persuasi dall’alleanza tra Partito Democratico e MoVimento 5 Stelle. E questo episodio potrebbe essere paradigmatico sulle prospettive della convinzione dei Dem.


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