La firma c’è stata alle 13 a Palazzo Begni. Prima il seminario di formazione in materia di lotta alla corruzione a cura di Anac e della Scuola superiore della magistratura. Un’occasione per parlare di lotta alla corruzione sia a livello repressivo che preventivo. Proprio su questo si è soffermato nel suo discorso di apertura Raffaele Cantone. Il magistrato, che proviene dalla trincea dell’antimafia contro la camorra casalese, avverte che la legge e la repressione non bastano, riconosce i passi avanti compiuti da San Marino verso la trasparenza, insiste sul concetto della necessità di una rivoluzione culturale, della presa di coscienza della pericolosità del male, del danno che crea a tutti i cittadini”. L’intervento del presidente dell’ Anticorruzione ha inaugurato la sessione di lavori che ha affiancato al valore simbolico la necessità pratica di un confronto che ha visto partecipare magistrati sammarinesi, forze dell’ordine, funzionari e dirigenti della Pubblica amministrazione. Oltre ai consiglieri Anac Michele Corradino, Ida Nicotra e Nicoletta Parisi, il Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Milano Eugenio Fusco e Raffaele Piccirillo, direttore generale della Giustizia Penale, al ministero italiano. Rtv
