Riceviamo e pubblichiamo
E’ ormai un processo irreversibile. Gli uomini saranno costretti a prendersi un lunghissimo periodo di riposo, mentre il futuro del mondo sarà programmato e gestito completamente dalle donne. Molti i casi che si potrebbero citare a conferma di questo avvicendamento biblico di generi. Basta citare a testimonianza di ciò i recenti avvenimenti che con la capitana di breve corso Rakete originaria della bassa Sassonia e la piccola vichinga Greta proveniente dai fiordi del gelido nord, hanno caratterizzato e riempito, sino alla nausea, le cronache di questi ultimi giorni. Due ragazzotte, anche se separate anagraficamente da una ventina di anni, che hanno svegliato e messo in movimento le masse, sia quelle dei giovani per lo più costituite da studenti sempre pronti alle sfilate di protesta, sia quelle di politici, o presunti tali, sempre pronti a cavalcare l’onda anomala del momento con la speranza che possa infrangersi sulla spiaggia del potere perduto con l’intento di potersene riappropriare. L’una con l’aver dichiarato guerra ad una intera nazione e al suo governo, contravvenendo ad ogni legge con l’obbiettivo premeditato di far sbarcare un gruppo di immigrati, contro la volontà della stragrande maggioranza dei cittadini e delle disposizioni governative vigenti. L’altra con l’aver contestato a ragione o a torto, marinando la scuola tutti i venerdì, teorie sul surriscaldamento del pianeta e denunciando l’indifferenza delle nazioni, erigendosi a paladina della sua salvaguardia. Questo senza aver la pur minima conoscenza scientifica sui fenomeni climatici e sui paleoclimi, tanto da evitare palesemente confronti diretti con scienziati ed esperti della materia. Nobili intenti che purtroppo vengono macchiati da ciò che si cela dietro queste iniziative e che ruota intorno loro come la politica e gli interessi, fenomeni che vanno sempre a braccetto fra loro. Queste novelle Giovanne d’Arco , come era prevedibile , hanno diviso l’opinione pubblica tanto da alimentare i conflitti ideologici che stanno caratterizzando questo periodo storico. E sarà proprio la storia a ricordarle e a giudicarle, sempre ché la storia sia interessata a queste ragazzotte!
(Lo Stradone Nuova Edizione – 3 Luglio)