Il Partito dei Socialisti e dei Democratici (PSD) interviene con una nota sul Rallylegend, evento simbolo del calendario motoristico sammarinese, riconoscendone il valore ma chiedendo una riflessione profonda sulla sua gestione. “Lo diciamo con sincerità – scrive il partito –: il Rallylegend è uno degli appuntamenti che più hanno dato visibilità a San Marino, portando entusiasmo, movimento ed energia al Paese. Ma proprio perché è un evento di valore, deve essere gestito con equilibrio, responsabilità e rispetto”.
Nella lunga analisi diffusa alla stampa, il PSD sottolinea la duplice natura della manifestazione: patrimonio identitario per la Repubblica e al tempo stesso sfida organizzativa sempre più complessa. «Negli ultimi anni – si legge nel comunicato – l’evento è cresciuto oltre ogni previsione: oltre 200 equipaggi iscritti e più di 80.000 spettatori presenti lungo le strade. Cifre enormi, se si considera che San Marino dispone di un migliaio di posti letto e di infrastrutture pensate per una popolazione stabile, non per afflussi di tali dimensioni».
Il tono del comunicato riflette preoccupazione ma anche spirito costruttivo. Il partito riconosce il contributo economico e d’immagine del Rallylegend, ma richiama i rischi di una crescita non più controllata: «Nei giorni del rally, tutto cambia: la circolazione, i ritmi, persino l’aria che si respira. Le forze dell’ordine e i servizi pubblici vengono messi sotto enorme pressione, e la vita quotidiana dei cittadini si complica. Ci sono famiglie che non riescono a portare i figli a scuola, lavoratori costretti a reinventarsi i percorsi, anziani che restano in casa per timore del caos».
Non mancano i riferimenti agli episodi più delicati, tra cui i petardi scoppiati tra la folla, un principio d’incendio e danni alle infrastrutture pubbliche e private. «Sono segnali – sostiene il PSD – che richiamano con forza la necessità di ristabilire equilibrio e sicurezza».
Il partito esprime condivisione per il recente intervento del Segretario di Stato per lo Sport, Rossano Fabbri, che ha pubblicamente richiamato l’importanza della sicurezza e del rispetto delle regole. «Le sue parole rappresentano un punto di consapevolezza istituzionale che condividiamo pienamente», si legge nella nota.
Pur riconoscendo i benefici economici – alberghi e ristoranti pieni, attività commerciali in fermento – il PSD evidenzia anche i costi nascosti che la collettività si trova a sostenere: «Straordinari per la macchina pubblica, pulizie, smaltimento rifiuti, manutenzione di strade e aree verdi, ripristino della segnaletica. È un conto che non compare nel bilancio dell’evento ma che pesa su quello dello Stato».
La conclusione è un appello alla responsabilità condivisa: «Il punto non è dire “basta Rallylegend”, ma dire che va ripensato. Serve un equilibrio nuovo tra spettacolo e rispetto, tra ospitalità e tutela, tra visibilità e sostenibilità. San Marino è un Paese accogliente e appassionato, ma anche serio — capace di dire sì agli eventi solo se gestiti in modo consapevole e trasparente».
Il PSD propone inoltre che gli organizzatori rendano disponibile ogni anno un bilancio pubblico dell’evento, comprensivo non solo dei dati sull’affluenza, ma anche dei costi, dell’impatto ambientale e delle criticità affrontate.
«Non si tratta di essere contrari o favorevoli – si legge in chiusura – ma di avere buon senso. Se vogliamo che il Rallylegend continui a essere motivo d’orgoglio per tutti, deve esserlo anche per chi a San Marino vive ogni giorno».
Un messaggio che, più che una critica, suona come una chiamata al senso di misura e alla responsabilità collettiva, per garantire che la “leggenda” dei motori resti patrimonio di entusiasmo e non fonte di esasperazione.