
(ANSA) – ROMA, 23 FEB – Sergio Ramos dice addio alla
nazionale spagnola. Il difensore del Psg ha infatti
ufficializzato il ritiro, spiegando però che non si tratta di
una decisione personale: il nuovo ct della Roja, De La Fuente
che ha preso il posto di Luis Enrique dopo i mondiali in Qatar,
non lo considera parte del progetto. “È arrivato il momento di
salutare la Nazionale, la nostra cara ed entusiasmante Roja –
scrive Ramos sul suo profilo Instagram -. Questa mattina ho
ricevuto una telefonata dall’attuale ct che mi ha detto che lui
non conta e che non conterà su di me, indipendentemente dal
livello che posso dimostrare o da come continuerò la mia
carriera sportiva. Con grande rammarico, è la fine di un
percorso che speravo fosse più lungo e che si concludesse con un
sapore migliore in bocca. Credo umilmente che questo viaggio
meritasse di finire per decisione personale o perché il mio
rendimento non fosse all’altezza di quanto meriterebbe la nostra
Nazionale, ma non per età o altri motivi. Perché essere giovani
o meno giovani non è un pregio o un difetto, è solo una
caratteristica temporanea che non è necessariamente legata al
rendimento o alla capacità. Guardo con ammirazione e invidia
Modric, Messi, Pepe… l’essenza, la tradizione, i valori, la
meritocrazia e la giustizia nel calcio. Purtroppo per me non
sarà così, perché il calcio non è sempre giusto e il calcio non
è mai solo calcio”.
Ramos, che nel post ha messo una sua foto con i trofei vinti.
scrive di voler “condividere questa tristezza con voi, ma anche
a testa alta e molto grata per tutti questi anni e per tutto il
vostro sostegno. Porto con me ricordi indelebili, tutti i titoli
per i quali abbiamo lottato e festeggiato insieme e l’enorme
orgoglio di essere il giocatore spagnolo con più presenze.
Questo scudo, questa maglia e questi tifosi, tutti voi, mi hanno
reso felice. Continuerò a tifare il mio Paese da casa con
l’emozione del privilegiato che ha saputo rappresentarlo con
orgoglio 180 volte”. (ANSA).
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte