Rapina a mano armata. Pistola, guanti e passamontagna, un solitario malvivente ha fatto irruzione al D-più di Cerasolo a due passi dal Titano

Supermercato D+E’ successo alle 19.30 di venerdì sul filo dell’ora di chiusura, il ladro si è dileguato a piedi facendo perdere le proprie tracce, non è escluso che sia salito a San Marino.

Pistola alla mano e volto coperto a pochi passi da San Marino, lungo la superstrada che da Rimini porta in Repubblica.

A subirne effetti e conseguenze il supermercato discount D-più, a Cerasolo, arroccato sopra la rivendita di abbigliamento e pelletteria Combipel.

E’ successo alle 19.30 di venerdì, sul filo dell’ora di chiusura dell’attività. Un uomo, spregiudicatamente solo di nazionalità italiana e di corporatura robusta intabarrato in giubbotto, guanti e passamontagna, si è presentato davanti alle ultime due casse ancora aperte e ha puntato una pistola in faccia alle cassiere intimando: “Tirate fuori i soldi, tutti quelli che avete in cassa, muovetevi!”.

Le cassiere (terrorizzate), hanno consegnato l’incasso al rapinatore sotto minaccia di un revolver (non è ancora chiaro se carico o meno, né se fosse vero o giocattolo, nessuno dei testimoni ha notato il tappo rosso né ha potuto confermare la circostanza). Certo che un’arma puntata in faccia a un civile il minimo che può suscitare è il panico ed è quindi plausibile che le due donne non siano state in grado di rendersi conto se si trattasse di un modellino o di una vera rivoltella.

Il bottino è quantificabile in un migliaio di euro da entrambi i due registratori di cassa. Non molto per il rischio corso.

Sul luogo del delitto sono intervenuti i Carabinieri di Riccione che al momento stanno indagando sulla vicenda, ma l’assenza di telecamere nell’esercizio commerciale potrebbe rendere vane le indagini. Non è nemmeno chiara la direzione di fuga presa dal rapinatore che potrebbe in qualche modo essere salito nella Repubblica di San Marino entrando da un confine non sorvegliato.

E’ un episodio raro quello di una rapina a mano armata dalle nostre parti. Raro perchè se l’arma fosse vera il malvivente nel caso venisse arrestato, dal punto di vista penale, passerebbe guai grossi. Non a caso agli sportelli delle banche molti ladruncoli si presentano con un ta-glierino o altre armi improvvisate. Ciò che lascia perplessi anche gli inquirenti è il perché rischiare tanto per rubacchiare una cifra che non vale nulla e che magari in un paio di settimane sarà già stata spesa tutta.

Marco Bollini, La Tribuna