Assalito commerciante di preziosi, sventato con le pistole colpo alla Tnt
RAVENNA
CRESCE la pressione della criminalità su Ravenna. Dopo la banda di rapinatori che nelle scorse settimane aveva seminato il panico tra i benzinai delle stazioni di servizio sull’A14 bis, arrestati lunedì scorso, i malviventi sono tornati a colpire: due colpi messi a segno in poco più di 12 ore.
L’episodio più clamoroso ieri alle 18,15, una rapina in pieno centro, in piazza Kennedy: un rappresentante di preziosi di Cattolica ( Rimini) è stato avvicinato da due malviventi a bordo di uno scooter. Coperti dal casco gli hanno puntato una pistola, risultata poi una scacciacani. Il rappresentante, però, non ci ha pensato due volte: dopo aver prontamente chiuso il baule dell’auto ha cercato di scappare. Tra i tre è nata una colluttazione con i rapinatori che hanno sparato quattro colpi. Nel divincolarsi, una delle borse del rappresentante si è aperta, facendo fuoriuscire i rotoli che contenevano i gioielli. I due sono scappati a bordo del motorino.
Gli unici a inseguirli? I ‘parcheggiatori’ extracomunitari presenti, purtroppo invano…
L’ALTRO assalto era scattato nella notte, quando un commando di quattro uomini si è introdotto dentro i cancelli della Tnt di Fornace Zarattini per svuotare la cassa continua. A interromperli, però, ci ha pensato il sistema di allarme, scattato una volta divelto il coperchio della cassa. Con l’arrivo della vigilanza ‘Civis Augustus’ i quattro si sono dati alla fuga. Intercettati dalla vigilanza la banda ha tentato di dileguarsi a bordo di una Bmw rubata. Un tentativo di fuga maldestro, terminato con lo speronamento dell’auto del Civis Augustus e alcuni colpi sparati in aria dai vigilanti a scopo intimidatorio. Con l’auto in panne, terminata contro un palo, è scattato l’inseguimento a piedi. «Me li sono trovati tutti e quattro faccia a faccia – racconta il maresciallo Michele Pavone, tra i tre vigilanti accorso sul luogo del furto -. Per fermarli ho sparato un colpo in aria, ma nulla da fare. Ho iniziato ad inseguirli, fino a quando sono riuscito a prendere uno di loro mentre cercava di scavalcare un cancello con del filo spinato. Purtroppo è riuscito a divincolarsi».
CRESCE la pressione della criminalità su Ravenna. Dopo la banda di rapinatori che nelle scorse settimane aveva seminato il panico tra i benzinai delle stazioni di servizio sull’A14 bis, arrestati lunedì scorso, i malviventi sono tornati a colpire: due colpi messi a segno in poco più di 12 ore.
L’episodio più clamoroso ieri alle 18,15, una rapina in pieno centro, in piazza Kennedy: un rappresentante di preziosi di Cattolica ( Rimini) è stato avvicinato da due malviventi a bordo di uno scooter. Coperti dal casco gli hanno puntato una pistola, risultata poi una scacciacani. Il rappresentante, però, non ci ha pensato due volte: dopo aver prontamente chiuso il baule dell’auto ha cercato di scappare. Tra i tre è nata una colluttazione con i rapinatori che hanno sparato quattro colpi. Nel divincolarsi, una delle borse del rappresentante si è aperta, facendo fuoriuscire i rotoli che contenevano i gioielli. I due sono scappati a bordo del motorino.
Gli unici a inseguirli? I ‘parcheggiatori’ extracomunitari presenti, purtroppo invano…
L’ALTRO assalto era scattato nella notte, quando un commando di quattro uomini si è introdotto dentro i cancelli della Tnt di Fornace Zarattini per svuotare la cassa continua. A interromperli, però, ci ha pensato il sistema di allarme, scattato una volta divelto il coperchio della cassa. Con l’arrivo della vigilanza ‘Civis Augustus’ i quattro si sono dati alla fuga. Intercettati dalla vigilanza la banda ha tentato di dileguarsi a bordo di una Bmw rubata. Un tentativo di fuga maldestro, terminato con lo speronamento dell’auto del Civis Augustus e alcuni colpi sparati in aria dai vigilanti a scopo intimidatorio. Con l’auto in panne, terminata contro un palo, è scattato l’inseguimento a piedi. «Me li sono trovati tutti e quattro faccia a faccia – racconta il maresciallo Michele Pavone, tra i tre vigilanti accorso sul luogo del furto -. Per fermarli ho sparato un colpo in aria, ma nulla da fare. Ho iniziato ad inseguirli, fino a quando sono riuscito a prendere uno di loro mentre cercava di scavalcare un cancello con del filo spinato. Purtroppo è riuscito a divincolarsi».