Rapporto 2009 CDLS: fotografia delle imprese

(www.cdls.sm) Il Rapporto sull’occupazione dell’Ufficio Studi CDLS, arrivato alla 15° edizione, coincide con il periodo economicamente più difficile degli ultimi decenni. Sul fronte degli indicatori occupazionali, si rileva un tasso di disoccupazione a fine 2009 del 5,6% con tendenza al rialzo. In termini assoluti, i disoccupati si stanno avvicinando alle 1.000 unità, il valore più alto da 30anni a questa parte. Il tasso di occupazione è sceso per la prima volta sotto la soglia del 70% (valore peraltro fissato come punto di riferimento dal trattato di Lisbona). La cassa integrazione è ai massimi storici: nel 2009 ha raggiunto il milione di ore, quasi 10 volte quelle degli anni pre-crisi.

Come già anticipato, per l’occupazione il 2009 è stato un anno nero. Imprese del settore industriale, giovani, frontalieri e operai sono le principali vittime della crisi: le imprese manifatturiere hanno totalizzato una diminuzione di addetti del 7%, praticamente stabile l’occupazione residente, mentre i lavoratori d’oltre confine diminuiscono del 4%, pari a 270 unità. Il calo degli occupati ha riguardato prevalentemente le fasce di età che vanno dai 25 ai 29 anni e  dai 30 ai 39 anni. Ed è la qualifica professionale di operaio quella che ha risentito di più il taglio occupazionale. Complessivamente l’occupazione di tutti i settori privati, al 31 dicembre 2009 contava 15.596 unità, in calo rispetto al 2008 dell’1,6%. In termini assoluti, i posti di lavoro persi nel corso del 2009 sono stati 256.

Il Rapporto sull’occupazione aggiorna anche i dati sulle imprese. In risalto la quantità delle società a zero dipendenti, fenomeno che continua a registrare numeri molto elevati soprattutto in settori dove risulta improbabile operare senza maestranze. Questo è un dato su cui riflettere, soprattutto alla luce del dibattito in corso sulle società che danneggiano l’economia del Paese e che alimentano sospetti sulla trasparenza nell’interscambio con l’Italia.

Nel dettaglio, le S.r.l. senza dipendenti hanno toccato la cifra record del 60% nel 2008, mentre nel 2009 sono scese al 58%. Rimane il fatto che le S.r.l. senza alcun dipendente sono 1.888, di cui 1.187 nei servizi e 480 nel commercio. Spiccano soprattutto le 85 nell’industria, le 50 nelle costruzioni e impianti, ma anche le 61 nei trasporti e comunicazioni e le 23 nel credito e nelle assicurazioni. Per quanto riguarda invece le Società anonime senza alcun dipendente, si registra che nel 2009 erano il 26% del totale, percentuale corrispondente a 141 società. Di queste, 82 sono dei servizi, 19 del commercio, 21 sono società industriali e 11 del credito e assicurazioni

La fotografia statistica riguardante il mondo delle imprese fa emergere il 2009 come l’anno dei segni meno. Per la prima volta infatti, le imprese sotto forma societaria diminuiscono (-2,8%) e a questo dato negativo si aggiunge la nota tendenza di un progressivo calo delle forme d’impresa più tradizionali (-21 artigiani e -17 commercianti). I liberi professionisti crescono di 6 unità, mentre la crescita media negli ultimi 10 anni era di una ventina di nuovi studi professionali all’anno.

Riguardo alla forma giuridica delle società, si registra una diminuzione di 41 società anonime, confermando la tendenza che vede un progressivo ridimensionamento di tale forma giuridica: è infatti dal 2004 che le S.A. scendono di numero, mentre nel periodo ‘98/’03 l’aumento medio annuo era stato di 30 nuove società anonime. Anche le S.r.l. diminuiscono (-78) ma in questo caso si tratta di una novità, si precisa infatti che in questi ultimi anni venivano costituite mediamente 2 Società a responsabilità limitata ogni giorno lavorativo. Le società per azioni invece aumentano dell’8%, pari a 7 unità in più.Per quanto concerne il rapporto fra società e dipendenti, nelle S.A. la media dei dipendenti è di 12 occupati per impresa; le S.r.l. hanno una media di 1,7 dipendenti per impresa, mentre nelle S.p.A. tale rapporto sale a 14,4.

In merito al rapporto esistente fra la quantità di occupati e il numero di imprese per settore che occupano almeno un dipendente, si rileva che nell’industria le 111 imprese con più di 10 dipendenti occupano 4.640 addetti, che corrispondono all’80% del totale. Le rimanenti 301 aziende, con almeno un dipendente, occupano i restanti 1.126 addetti, con una densità media di 3.7 dipendenti per impresa. Nell’edilizia, 23 imprese su un totale di 168 impiegano il 45% della manodopera. Nei trasporti e comunicazioni 17 imprese sulle 84 totali occupano il 67% degli occupati, mentre nel settore finanziario, del credito e assicurazioni, in sole 16 aziende, sulle 76 complessive, lavorano il 79% degli addetti. Nel settore dei servizi, 40 imprese, sulle 1.280 che hanno almeno un dipendente, occupano il 32% degli addetti totali; i restanti 2.462 sono distribuiti in 1.240 aziende con una densità di 2 addetti per impresa.