A maggio, l’Emilia-Romagna è stata colpita da un evento senza precedenti nella sua storia. Si tratta di una calamità che per portata, intensità e vastità del territorio interessato, è considerata la più grave degli ultimi cento anni, superando anche l’alluvione del 1939. Questi dati emergono da un rapporto dettagliato della Commissione tecnico-scientifica incaricata dalla Regione di analizzare gli eventi meteorologici estremi del mese di maggio 2023.
Il rapporto, che conta quasi 150 pagine, fornisce una profonda analisi di quanto accaduto. Si evidenzia che ben 23 fiumi sono esondati contemporaneamente, con un volume di esondazione stimato in circa 350 milioni di metri cubi, pari a 11 volte la capacità della diga di Ridracoli. Questa mole d’acqua ha causato allagamenti su una superficie pianeggiante di circa 540 chilometri quadrati. Inoltre, sono state censite quasi 66mila frane su un’area di 72,21 chilometri quadrati, che includono scivolamenti rapidi in terra o detrito, colate di fango e scivolamenti in roccia. Oltre 1.900 infrastrutture stradali sono state coinvolte da dissesti.
Gli esperti osservano che si tratta di un evento senza precedenti nella storia osservata e che i tempi di ritorno, che indicano la probabilità che un evento simile si ripeta, in alcuni casi superano i 500 anni nelle zone più colpite dalle esondazioni. La probabilità di accadimento di due eventi come quelli del 2-3 maggio e del 16-17 maggio è ancor più alta, quasi inestimabile e nell’ordine di qualche migliaio di anni. La concatenazione di questi due eventi ha amplificato le devastanti conseguenze del secondo, a causa dei terreni già saturi di acqua.
“Abbiamo affrontato qualcosa di difficilmente immaginabile – ha sottolineato la vicepresidente della Regione, Irene Priolo – Quello che ci restituisce è un’elevata complessità che non potrà essere affrontata con un’unica soluzione: approfondiremo le indicazioni contenute in questo rapporto per la pianificazione degli interventi futuri e utilizzeremo queste preziose indicazioni tecniche per impostare la ricostruzione”.