Le difficoltà da parte di ristoranti e pubblici esercizi a trovare lavoratori hanno portato al rinnovo del contratto con aumenti in busta paga. Aumento che “non guasta mai, perché i soldi servono sempre”, spiega Gaetano Callà della Fipe, ma che non basta. “Mentre tutti si rilassano nel fine settimana, chi fa questo mestiere è obbligato a lavorare. È questo che rende sempre meno attrattivo il nostro settore”, spiega. Inoltre, “il Covid ha inciso sulla mentalità di tutti. Si è persa, soprattutto nei giovani, la cultura del lavorare per ottenere quel che si desidera. Si pensa di più a vivere” (Corriere).
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