
(ANSA) – ROMA, 05 NOV – “Con il decreto anti rave finalmente
finisce il tempo in cui lo Stato fa finta di non vedere chi non
rispetta le regole. Per troppo tempo, infatti, gli organizzatori
di questi eventi illegali hanno considerato l’Italia una zona
franca dove poter fare qualsiasi cosa senza rispettare le
regole”. Lo dice all’ANSA Fabio Roscani, presidente di Gioventù
nazionale, movimento giovanile che strettamente collabora con il
partito e la comunità di Fratelli d’Italia.
“Il ministro Bernini ha detto chiaramente che la norma non
riguarderà scuole e università. Chi continua a sostenere il
contrario alimenta una polemica pretestuosa. L’invasione di
edifici è già punita, la norma anti rave la circostanzia solo.
Se l’art. 633 del codice penale non è mai stato applicato per
scuola e università non si capisce perché la stessa condotta, ma
più circostanziata dovrebbe farlo. Il decreto anti rave party,
quindi, non reprime in nessun modo il dissenso, tantomeno degli
studenti. L’ultima volta che in Italia abbiamo visto reprimere
il dissenso dei ragazzi che volevano manifestare pacificamente,
c’era un ministro dell’Interno ed un governo sostenuto dalla
sinistra, che utilizzando a pretesto le misure anticovid ha
emesso circolari che impedivano i cortei nonostante l’emergenza
covid fosse stata dichiarata finita”, conclude Roscani. (ANSA).
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