Una segnalazione arrivata a mezzogiorno poteva sembrare, all’inizio, soltanto una stranezza. Si è rivelata invece una storia di fragilità umana e di soccorso tempestivo. Ieri mattina, martedì 9 settembre, un uomo di 88 anni è stato notato in via Sant’Alberto a Ravenna, mentre camminava visibilmente disorientato.
La pattuglia del Pronto Intervento della Polizia Locale, inviata dalla Sala Operativa, ha raggiunto l’anziano e lo ha trovato in stato confusionale. Alla richiesta di spiegazioni, l’uomo, originario dell’Albania e residente in città, ha riferito con convinzione di essere diretto a piedi fino a Venezia. Con sé aveva soltanto un abbonamento ai mezzi pubblici.
Gli agenti si sono immediatamente attivati per risalire all’identità e ai familiari dell’88enne. Decisiva è stata la presenza di un dipendente amministrativo della Polizia Locale, madrelingua albanese, che con un colloquio diretto ha rapidamente conquistato la fiducia dell’uomo e facilitato i contatti con i suoi cari. Nel giro di pochi minuti è stato raggiunto il nipote, che ha poi riaccolto l’anziano nella propria abitazione, ponendo fine a una situazione che poteva trasformarsi in un’emergenza.
Oggi la vicenda resta come testimonianza della rapidità d’azione degli agenti e dell’importanza di professionalità capaci di trasformare anche una barriera linguistica in un ponte di salvezza. E per un anziano, partito convinto per un viaggio impossibile, il ritorno a casa è stato il vero traguardo.