Ravenna. Festival delle Culture 2025: consegnato il Premio Intercultura 2025 alla Capitaneria di porto e alle organizzazioni che svolgono operazioni di soccorso in mare

Oggi, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato, il Comune, nella sala del Consiglio comunale, ha consegnato il Premio Intercultura 2025 della Città di Ravenna alla Capitaneria di porto e alle organizzazioni non governative che svolgono operazioni di soccorso nel Mar Mediterraneo.

Dal 2022 Ravenna è tra le città italiane che hanno svolto un ruolo di primo piano nell’accoglienza dei naufraghi salvati in mare con i ventuno sbarchi di migranti avvenuto fino ad ora. Con la consegna del premio si vuole riconoscere l’impegno di tutte le persone coinvolte nella tutela dei diritti umani.

“Dove si nasce non è un merito – ha affermato il sindaco Alessandro Barattoni – e quello che sta accadendo a livello internazionale, in tante parti del mondo – fra tensioni religiose, conflitti militari e carestie, anche a causa dei cambiamenti climatici – sta causando un aumento delle migrazioni. Spesso, questo porta a trasformare il Mediterraneo centrale da mare della speranza a mare della morte. Nell’assordante e pericolosa assenza di un sistema europeo di ricerca e soccorso in mare, questo compito è attuato dalla Guardia costiera e dalle Ong che oggi abbiamo premiato.

Sono orgoglioso di come la città, negli ultimi due anni, abbia reagito ai ventuno sbarchi effettuati nel nostro scalo. Quella dei porti lontani è una scelta del Governo sbagliata, che penalizza in primis le Ong, ma che qui ha sempre visto un’organizzazione di solidarietà impeccabile. Per questo, desidero ringraziare la Prefettura, la Croce Rossa, i volontari e tutti gli operatori coinvolti non solo per gli aspetti formali e organizzativi, ma anche per gli sguardi e le mani tese che hanno saputo offrire una speranza di futuro. Occorre rispondere ai primi bisogni senza dimenticarsi che le persone che scappano dalle terre di origine, in assenza di canali regolari, lo fanno mettendo a repentaglio la loro stessa vita. Ravenna continuerà a chiedere alle istituzioni nazionali e internazionali di rivedere tutto quello che non funziona, a partire dall’inefficiente meccanismo delle quote; nel frattempo continuerà anche a fare la propria parte, perché crede nell’inviolabilità della dignità di ogni persona e non si dimentica la propria storia, anche alla luce del fatto che Sant’Apollinare, patrono della città, era siriano”.

La cerimonia, nell’ambito del Festival delle culture, è stata condotta dai giornalisti Vittorio Longhi, direttore della Carta di Roma, e Maria Cuffaro, volto storico della Rai, collegata da remoto. Hanno raccontato la loro testimonianza alcuni ragazzi e ragazze salvati in mare e ora coinvolti nei progetti Sai (Sistema accoglienza integrazione) di Ravenna.

A consegnare i premi, un mosaico raffigurante una delle stelle del Mausoleo di Galla Placidia, è stato il sindaco Alessandro Barattoni. Per la Capitaneria di porto lo ha ritirato il capitano di vascello Marco Landi, reggente della Capitaneria di porto di Ravenna, ed è stato consegnato alle ong: Emergency (Roberto Maccaroni, responsabile sanitario area migrazione); Open Arms (Cecilia Aldazabal, responsabile dei progetti educativi nelle scuole); ResQ (Luciano Scalettari, presidente), MSF Geo Barents (Giulia Virdis, Legal advisor per le operazioni SAR di Medici senza frontiere); Mediterranea Saving Humans (Vanessa Guidi, vicepresidente); SOS Mediterranee (Francesca Vecchio, volontaria del gruppo territoriale di Bologna); Sea Watch, Solidaire (Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch Italia che ha inviato un messaggio video). Tutte già approdate a Ravenna almeno una volta, ad eccezione di Resq- People saving people.

La motivazione

Premio Intercultura 2025 – Città di Ravenna

“Dal 31 dicembre 2022 Ravenna è tra le città che hanno svolto un ruolo di primo piano nell’accoglienza dei naufraghi salvati in mare, accogliendo ventuno approdi. Le rotte migratorie continuano a essere segnate da morte, sofferenza, pericolo e disperazione per migliaia di persone che intraprendono viaggi con enormi rischi per la propria incolumità fisica e psichica, al fine di richiedere la protezione internazionale. Il soccorso in mare non è solo un atto di solidarietà, ma un obbligo giuridico e morale sancito dal diritto internazionale. La città di Ravenna conferisce in segno di profonda gratitudine per l’instancabile impegno umanitario il Premio Intercultura alla Capitaneria di Porto e alle Organizzazioni non governative Emergency, MSF Geo Barents, Mediterranea Saving Humans, Open Arms, ResQ, Sea Watch, Solidaire, SOS Mediterranee, che operano spesso in condizioni estreme per salvate vite in mare. Si vuole così riconoscere pubblicamente il legame profondo tra il soccorso in mare e la costruzione di una società democratica fondata sui diritti umani. Il vostro lavoro non solo protegge vite, ma afferma con forza i valori della convivenza civile, della giustizia e della solidarietà. Ravenna rende omaggio a chi ogni giorno, nel Mediterraneo, difende il diritto alla speranza e mette al centro della propria azione la vita delle persone, riaffermando la vocazione storica di città di dialogo e accoglienza”.

Ogni anno il Festival delle Culture conferisce il Premio Intercultura ad enti e persone che si sono distinti in materia di immigrazione, asilo, politiche di coesione sociale e tutela dei diritti umani. Ad esempio il Premio è stato assegnato, nelle passate edizioni, agli scrittori Maaza Mengiste, Abdolah Kader, al Premio Nobel per la letteratura 2021 Abdulrazak Gurnah, al prefetto Riccardo Compagnucci, uno degli autori della normativa sui Consigli territoriali per l’immigrazione, alla giornalista e sportiva Danielle Madam.

 

 

 

Claudia Graziani
Ufficio Stampa e Comunicazione
Comune di Ravenna