I Carabinieri della Compagnia di Ravenna, costantemente impegnati sul territorio per garantire l’ordine e legalità, hanno tratto in arresto, ed espulso dallo stato, uno straniero. Si tratta di un 47enne tunisino con una lunga serie di reati in materia di spaccio alle spalle, che si è reso responsabile di un ultimo grave episodio che ha fatto scattare il provvedimento di espulsione.
Nel pomeriggio di ieri giunge sul 112 una richiesta di aiuto da parte dei genitori di una 21enne giunti ormai all’esasperazione. La figlia, che ormai vive di espedienti e fa uso di stupefacenti, si è invaghita di uno straniero, molto più grande di lei, dal quale totalmente dipende poiché gli fornisce la droga.
I Carabinieri della Stazione di Ravenna, sensibili al racconto, iniziano a ricostruire la vicenda trovando riscontri a quanto raccontato dai genitori ed identificando l’uomo. Cercano così la coppia fino a sera quando li rintracciano in una bifamiliare poco lontano dal centro città. I due approfittando del fatto che la casa era temporaneamente disabitata, poiché posta in vendita, avevano nel pomeriggio divelto la serratura della porta posteriore e se ne erano appropriati.
I militari decidono di intervenire e, con il proprietario di casa, fanno l’accesso. Il tunisino cerca di scappare colpendo i militari con calci e pugni ma viene bloccato e tratto in arresto per resistenza oltre che per violazione di domicilio.
In udienza direttissima, con la convalida e la condanna, è arrivato l’ordine di espulsione immediato dallo stato italiano a cui i militari stanno dando esecuzione. Lo straniero dovrà rientrare nel suo paese e non potrà più varcare il confine dello stato italiano prima di 10 anni. Romagna noi