Ravenna piange Azdin, il 17enne morto ieri in un incidente in moto: un mese fa salvò un uomo in acqua. Amava il calcio e il mare

Un gesto eroico, poi la tragedia. A distanza di poco più di un mese dal giorno in cui si era tuffato tra le onde per salvare la vita a un bagnante, Azdin – 17 anni appena – ha perso la propria, in sella alla moto che tanto amava. Il ragazzo, conosciuto e benvoluto da un’intera comunità, è morto nelle primissime oera della mattina di ieri, mercoledì 17 luglio,  in un incidente stradale alla rotonda di Marina di Ravenna, lasciando senza parole chi lo aveva visto solo poche ore prima.

Non era solo un giovane sportivo: Azdin era una presenza positiva, rassicurante, di quelle che lasciano il segno. Alto un metro e novanta, portiere per anni della polisportiva Endas Monti di Ravenna, si era poi allontanato dai campi da calcio per dedicarsi alla palestra. Ma la sua vera passione, negli ultimi tempi, era diventata il mare. Aveva scelto di frequentare un corso da bagnino di salvataggio e, ottenuto il brevetto, era stato subito assunto al bagno del Passatore a Lido di Dante.

È lì che l’8 giugno scorso si era distinto per un intervento decisivo: con il mare agitato e le onde a cento metri dalla riva, aveva soccorso un uomo di cinquant’anni in difficoltà, gettandosi in acqua con pinne e rescue senza esitazione. Un gesto che racconta chi fosse davvero, secondo il coordinatore del servizio di salvataggio, che ha ricordato come Azdin fosse considerato da tutti impeccabile e responsabile, oltre che stimato dal proprio capozona.

I messaggi di cordoglio, oggi, si rincorrono. Ex compagni di squadra, educatori e amici di infanzia parlano di un ragazzo dal cuore grande, sempre sorridente, punto di riferimento per chi gli stava vicino. Chi lo conosceva da anni, come l’amico Mattia, lo descrive come una figura protettiva, calma, matura. Studente dell’indirizzo navale all’Itis “Nullo Baldini”, coltivava sogni legati al mondo della navigazione, a cui si stava preparando con serietà e determinazione.

Il ricordo del salvataggio in mare, oggi, torna con forza. E rende ancora più dura da accettare la notizia della sua morte. Chi lo aveva incrociato appena la sera prima, davanti a un bagno di Marina di Ravenna, non poteva immaginare che sarebbe stato l’ultimo saluto.

La città si stringe attorno alla famiglia, ricordando non solo un giovane sportivo, ma un ragazzo speciale. Un ragazzo che, con coraggio e umiltà, aveva già lasciato un’impronta profonda.

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