Un’alleanza per promuovere le pari opportunità e contrastare ogni forma di discriminazione nei luoghi di lavoro, nelle scuole e nella comunità. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa biennale siglato venerdì scorso, in occasione della Giornata mondiale della salute mentale, tra l’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi dell’Emilia-Romagna e l’Ufficio della Consigliera di parità della Provincia di Ravenna.
L’accordo, annunciato in un comunicato stampa diffuso dall’Ordine, mira a favorire la presenza degli psicologi come strumento per costruire un ambiente più equo e inclusivo. A firmare l’intesa sono state la presidente dell’Ordine, Luana Valletta, e la Consigliera di Parità supplente della Provincia, Venera Tomarchio.
“Oggi muoviamo un altro passo verso la costruzione di una società equa”, ha dichiarato la presidente Valletta. “La parità non è solo un principio da enunciare, ma un obiettivo da costruire giorno dopo giorno, anche attraverso il benessere psicologico e la consapevolezza delle persone. Come Ordine, ci impegniamo ad avviare tutte le azioni e le collaborazioni necessarie affinché questo accada”.
L’intesa si concentrerà in particolare sulla prevenzione, come sottolineato dalla referente per le Pari Opportunità dell’Ordine, Elisabetta Scalambra. “Crediamo nell’importanza di fare prevenzione in tutti i contesti dove possono presentarsi discriminazioni: nel lavoro, negli ambienti scolastici e comunitari. Il lavoro sinergico con l’Ufficio della Consigliera di Parità ci permetterà di lavorare in questa direzione, affinché ognuno possa esprimere il proprio potenziale in un clima di rispetto e dignità”.
Il protocollo si tradurrà in azioni concrete sul territorio. “L’obiettivo è mettere al centro le persone, valorizzandole, e promuovere azioni a favore del benessere organizzativo, con una particolare attenzione a chi ha subito discriminazioni e ai gruppi vulnerabili”, ha concluso la Consigliera di Parità supplente, Venera Tomarchio. Sono previste giornate di formazione e interventi rivolti anche alle scuole, agli enti pubblici e ai sindacati, “al fine di stimolare e sensibilizzare il senso di comunità in modo pieno e consapevole”.