Una ragazza di 14 anni, proveniente da Varese, è rimasta coinvolta in un episodio che avrebbe potuto avere conseguenze gravi durante una giornata a Mirabilandia. Dopo aver effettuato un giro sull’attrazione Ispeed, nota per la sua velocità elevata, si è improvvisamente sentita male. Immediato è stato l’intervento dei soccorsi, che l’hanno trasportata in elicottero all’ospedale Bufalini di Cesena, dove le sono stati eseguiti approfonditi accertamenti clinici.
Dai referti emerge che la giovane soffriva di una malformazione congenita a una vena cerebrale, che si è attivata a causa dell’alta accelerazione dell’attrazione, provocando un aneurisma. Questa condizione, rara e difficile da prevedere, avrebbe potuto causare conseguenze molto più gravi se non fosse intervenuto tempestivamente il personale medico.
L’intervento chirurgico d’urgenza è stato completato con successo e la ragazza si trova ora in condizioni stabili. Le autorità e i medici sottolineano che la prontezza dei soccorsi e il rapido intervento sono stati determinanti per evitare danni neurologici irreversibili.
Dopo l’incidente, le autorità hanno effettuato controlli di routine su tutte le attrazioni del parco, che non hanno riscontrato anomalie o malfunzionamenti. Dal momento che la condizione della giovane era preesistente e sconosciuta prima del malore, non si è trattato di un problema legato alla sicurezza delle attrazioni di Mirabilandia.
L’episodio ha attirato l’attenzione sulle possibilità di condizioni di salute non diagnosticate e sull’importanza di risposte rapide in situazioni di emergenza.