Le fiamme gialle del comando provinciale di Ravenna, in esecuzione di un provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Rimini su richiesta del pm Luigi Sgambati, hanno sequestrato beni immobili, disponibilità finanziarie e quote societarie per oltre 1 milione di euro nei confronti di due riminesi, amministratori di una società ‘esterovestita’, cioè formalmente localizzata nella Repubblica di San Marino, ma realmente operante a Rimini e attiva nella produzione e commercializzazione di apparecchi per il filtraggio dell’acqua, nascondendo al fisco italiano oltre 2 milioni e mezzo di base imponibile. Il sequestro è scattato in seguito a un’approfondita indagine della polizia economico-finanziaria condotta dalla guardia di finanza di Faenza, nel corso della quale sono stati acquisiti elementi sintomatici della falsa residenza estera della società. Nel corso delle attività ispettive, infatti, è stato appurato come l’effettivo luogo di amministrazione dell’impresa si trovasse in Italia e non a San Marino. In sintesi, tutte le scelte gestionali per la conduzione dell’azienda provenivano dal territorio nazionale, dove sono risultati risiedere anche tutti i componenti della società, così come sono risultati residenti nel territorio nazionale tutti i fornitori e la quasi totalità della clientela dell’azienda.
