I cittadini di Ravenna continuano a segnalare con crescente insistenza lo stato di degrado in cui versano molte aree verdi della città. Parchi, aiuole e spazi pubblici mostrano spesso erba alta, vegetazione incolta e piante abbandonate. Questa situazione sta alimentando preoccupazioni sia per l’aspetto estetico della città che per la sicurezza e la vivibilità degli spazi pubblici.
Le criticità evidenziate dai residenti
Dai quartieri centrali alle periferie e alle zone del litorale, si moltiplicano le lamentele per la mancanza di interventi regolari di potatura e manutenzione. In molte aree, alberi e siepi non ricevono cure adeguate, aumentando il rischio di incidenti, soprattutto in caso di maltempo. Le aiuole, spesso trascurate, si riempiono di piante infestanti, mentre i parchi mostrano panchine rotte, cestini traboccanti e aree gioco danneggiate. Tutto ciò contribuisce a un’immagine di abbandono e disordine, penalizzando il decoro urbano e il tessuto sociale.
Conseguenze per la salute e la sicurezza
L’erba alta favorisce la proliferazione di insetti e zecche, rappresentando un rischio per la salute pubblica, oltre a creare disagi per gli animali da compagnia. La mancanza di potature e interventi preventivi rende inoltre meno sicura la circolazione di pedoni e automobilisti, specialmente durante condizioni climatiche avverse. In generale, la trascuratezza degli spazi pubblici ne limita la fruibilità, scoraggiando i cittadini a utilizzare aree che potrebbero invece rappresentare luoghi di socialità e svago.
L’appello di Forza Italia
Nicola Tritto di Forza Italia sottolinea che queste problematiche non sono nuove e che il partito le denuncia da tempo in tutte le sedi. Tritto accusa l’Amministrazione comunale di non prestare la dovuta attenzione e di non mantenere le promesse fatte, lasciando i cittadini a convivere con un decoro urbano sempre più compromesso. Forza Italia chiede una programmazione più rigorosa per garantire la manutenzione e la sicurezza del verde pubblico, un impegno che, secondo il partito, non può più essere rimandato.