Sospeso da scuola? Per punizione si verrà spediti a zappare l’orto. I provvedimenti disciplinari, a partire dalle sospensioni, per gli studenti dell’Istituto Alberghiero ‘Savioli’ di Riccione si trasformano in attività socialmente utili.
E’ successo in una trentina di casi. Anziché starsene a casa a bighellonare, gli allievi puniti sono tornati a scuola, ma per coltivare l’orto biologico, avviato un anno fa, come il bar, dove sono impegnati anche alcuni ragazzi diversamente abili. C’è pure chi si è occupato della raccolta differenziata e chi, in particolare i più scorretti, ha lavato i pentoloni. Altri invece sono stati costretti a studiare il regolamento d’istituto e a tradurlo in parte in inglese e in francese: gli studenti sono anche stati valutati per la loro traduzione.
Come spiega il preside Giuseppe Ciampoli, questo metodo, apprezzato dai genitori che hanno facoltà di scegliere se tenere a casa i figli puniti, non solo indisciplinati, ma anche ipercinetici, o se fargli fare quest’esperienza, ha già dato i suoi frutti. “La risposta — osserva fiero — è stata positiva. Questa forma di recupero è stata già sperimentata dal tribunale dei minori. C’è stato un grosso calo di provvedimenti disciplinari, mentre prima si registravano a decine, e non c’è stato alcun atto vandalico. E’ calato pure in modo consistente l’uso del cellulare per riprese video”.
Positivo è stato l’affiancare i puniti ai ragazzi a quelli con disagi, per esempio gli autistici. Come in alcune comunità terapeutiche, ognuno è responsabile di un altro. «Il ragazzo — sottolinea Ciampoli — sperimenta così la sofferenza e comprende le agevolazioni che la vita gli ha dato e si responsabilizza». Fondamentale, perché tranquillizza e consente di approfondire le scienze dell’alimentazione e di fare didattica ambientale, è l’orto, nato con fondo Provinciale e sostegno delle Politiche sociali di Riccione e Geat.
Come osserva il dirigente, tutto questo è servito a fare più squadra nella scuola che, martedì sera con la “Cena della crisi”, ma con piatti abbondanti e gustosi, ha fatto la terza «prova generale» per l’apertura del ristorante aperto alla città. A tavola 250 invitati che, complici gli sponsor come San Patrignano, hanno riscoperto pure vecchi sapori e danze, come il salterello, con il gruppo l’Uva grisa.
Presidi, docenti, ospiti e allievi, tutti in pista. Per l’occasione è stato premiato anche il presidente dell’Aia Bruno Bianchini, ed è stata inaugurata una vela, copia della Saviolina, dipinta da Mario Aureli in collaborazione con Tommaso Morelli della Geat. Gli incassi delle cene servono a far partecipare gli studenti ai concorsi anche internazionali. Per l’occasione sono stati serviti anche prodotti dell’orto biologico, curato sotto la guida della professoressa Antonella Bacchini e con la consulenza degli anziani, già impegnati con gli orti comunali.