Roma, 12 mar. “Un conto sono la difesa e la sicurezza dell’Europa e le legittime richieste di un maggiore impegno di spesa per la Nato, un conto è l’affrettato e oscuro piano di riarmo europeo votato oggi a Bruxelles di cui non si comprendono né la ratio, né i diktat pronunciati da Ursula von der Leyen.

Soprattutto a fronte di uno scenario dove non si ravvisa alcuna emergenza incombente e, anzi, l’obiettivo dovrebbe essere quello di sostenere l’alleato statunitense nel processo diplomatico per la fine del conflitto. Per quel che ci riguarda non è Bruxelles che può imporci un riarmo forzato nè l’escalation bellicista ma è ogni stato europeo che può e deve decidere se rafforzare le proprie forze armate. Ricordiamo una UE che ha imposto sacrifici e austerità, la stessa per cui oggi gli stati possono indebitarsi per 800 miliardi per acquistare armi non si comprende destinati a quale scenario bellico”.
Così in una nota il parlamentare della Lega Jacopo Morrone.