Quest’oggi il Segretario di Stato degli Interni Dott.Valeria Ciavatta, ci informa – nella consueta Conferenza Stampa a fine Congresso con i giornalisti – che, quest’oggi, il Congresso di Stato ha preso atto della sentenza del Collegio Garante relativamente al referendum sull’Europa, prendendo una linea di condotta assieme alla Reggenza.
Per l’Europa non verrà redatto nessun progetto di legge, ne da subito verrà indetto un Referendum, che è di competenza reggenziale.
Il quesito del Referendum – afferma la Ciavatta – sarà solo di indirizzo politico, così come recita la sentenza, ma non dovrà essere convertito per forza in legge, qualunque sia il risultato della tornata referendaria.
Ci sarebbe – continua la Ciavatta – dalla ipotetica (e non tanto certa, visto l’altissimo quorum corrispondente al 60% degli elettori ndr) vittoria dei si, solo un vincolo a valutare la sussistenza delle condizioni politiche ed internazionali necessarie ad avviare il negoziato per l’adesione alla UE.
Si tratta quindi di vincoli attinenti l’indirizzo politico, ed il tutto è rimesso all’apprezzamento responsabile del Congresso di Stato.
Si rimanda , quindi, alla piena discrezionalità del Consiglio Grande e Generale.
Il Congresso non è obbligato, qualora vincano i si, a promuovere il negoziato per l’adesione alla UE. Questo è un dato certo.
”Il Congresso ritiene – continua la Ciavatta – di dover segnalare al C.G. che nella precedente legislatura fu già inviata una comunicazione affinchè l’Ue valutasse la possibilità dell’entrata di San Marino; Questo avvenne nel 2008”
La Ue rispose che sarebbe stata avviata una istruttoria, e sono passati due anni, ma a tutt’oggi non è arrivata.
Questo Governo ha compiuto un’ulteriore passo verso l’adesione ad una entità europea, lo Spazio Economico Europeo, attraverso un’incontro – presenti diversi tecnici sammarinesi – avvenuto, nel mese di Ottobre a Bruxelles, con il Liechtestein, Monaco e Andorra, e del quale sono emerse interessanti questioni, che lo stesso Congresso è intenzionato a valutare.
Aspettiamo – dice il Segretario degli Interni – di vedere se indire o meno il Refendum e su che termini, dato che il Congresso avanzerà una richiesta formale al Collegio Garante di capire esattamente i termini della sentenza, ovvero se quello che è stato fatto sino ad ora verso l’adesione alla Ue, risponde a quello che è l’indicazione della sentenza.
Per questo il Congresso di Stato redarrà una relazione su quello che è stato fatto.
Marco Severini – Direttore del Giornale.sm