“Volete Voi che la Repubblica di San Marino continui la procedura per giungere ad un accordo di Associazione all’Unione Europea, che comporti l’accettazione delle quattro libertà fondamentali della Unione Europea, con relativa sottoscrizione (parafatura) e successiva ratifica?”. Questo il testo del quesito referendario propositivo sottoposto dal Comitato dei Capifamiglia al Collegio dei Garanti per il giudizio di ammissibilità. Fiducioso sull’esito il Comitato Promotore assistito durante l’udienza dall’avvocato Paride Bugli. L’udienza del Collegio dei Garanti – durata appena 15 minuti – è stata aperta dal presidente Glauco Giostra, per poi proseguire con una relazione del membro effettivo Fabio Elefante che ha rilevato alcune criticità su alcune delle 68 firme (60 quelle necessarie, ndr) che accompagnano la richiesta referendaria. Una non è valida poiché apposta da una persona non iscritta alle liste elettorali, su altre invece sono stati riscontrati errori materiali. La questione verrà dunque vagliata dal Collegio in via preliminare quando dovrà decidere sulla ricevibilità della richiesta.
La risposta dei Garanti, sull’ammissibilità, dovrà arrivare al massimo entro 20 giorni ma qualora, sopraggiungesse un diniego o si opponessero ancor prima questioni di ricevibilità il Comitato dei Capifamiglia fin da ora fa sapere, dunque, che non alzerà bandiera bianca e ci riproverà: se necessario anche con un nuovo quesito che recepisca le osservazioni del Collegio.
San Marino Rtv