Reggina: Aglietti, volevo fortemente tornare

(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 04 GIU – “Il presidente Luca Gallo
ed il ds Massimo Taibi mi volevano fortemente e io volevo
fortemente la Reggina”. E’ stata una trattativa facile quella
che ha riportato l’ex bomber amaranto degli anni ’90 da
allenatore in riva allo Stretto. Alfredo Aglietti si presenta
alla città e ai giornalisti, dopo una lontananza di un quarto di
secolo da Reggio Calabria ma pur sempre rimasta nel cuore.
    “E’ stata una trattativa lampo – conferma Gallo -. Non è
stata una questione di soldi, non si è nemmeno parlato di
programmi. Ha subito accettato di venire a Reggio. E’ stata solo
una questione di affetto e di cuore, verso la società, la città,
tutta la tifoseria. E di fronte ad una scelta di questo tipo io
dico che qualsiasi risultato, sportivo o tecnico che sia, lascia
il tempo che trova”.
    “Diverso tornare non più da avversario – confessa Aglietti –
Per me è stata una priorità. Non c’è solo il cuore, perché qui
ho passato gli anni più belli della mia vita, ma perché ritengo
che questa società, questa piazza, siano un posto dove si può
lavorare e bene. L’accoglienza che mi è stata riservata qui, tra
ieri e oggi, è andata oltre ogni mia aspettativa”.
    Sui progetti poche parole: “I tifosi stiano tranquilli. Con
quali giocatori lavoreremo non lo so. Partiamo da quello zoccolo
duro che ha già fatto bene nella seconda parte di questo
campionato. La mia Reggina – promette Aglietti – sarà una
squadra che vuole giocare al calcio, molto offensiva, con un
buon possesso palla, veloce nelle verticalizzazioni, che possa
dar fastidio alle altre squadre. E farò di tutto perché questo
accada”.
    Sugli obiettivi del prossimo campionato di Serie B, è Gallo a
mettere le mani avanti. “Non ci casco più. Noi – dice –
partiremo per fare un buon campionato. Ce la metteremo tutta.
    Onoreremo la maglia, suderemo la maglia. Partiamo per salvarci.
    E tutto quello che di meglio verrà sarà ben accetto”.
    Il nuovo allenatore, al termine della conferenza stampa si è
recato fuori dallo stadio per essere accolto e acclamato da un
centinaio di “Ultrà della Curva Sud”. (ANSA).
   


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