Come ribadito dal Capo della Polizia di Stato Prefetto Franco Gabrielli al momento della firma in Prefettura, il Protocollo di comunità introduce il cosiddetto sistema di sicurezza partecipata. Non sono le tante invocate ronde, bensì un concorso di collaborazione tra forze dell’ordine e cittadini. Una forma di partecipazione civica che garantisce un controllo più elevato del territorio.
Gli stessi gruppi di persone che vorranno essere integrati nel progetto dovranno seguire appositi corsi formativi. Gruppi che saranno sempre di supporto alle forze dell’ordine senza mai sostituirsi ad esse in quanto esclusivamente a loro viene demandata la responsabilità e la gestione dell’ordine pubblico e della sicurezza.
Salvatore Occhiuto