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  • REGGIO EMILIA. FDI-AN “SCISSIONE DEL PD SCENARIO FUTURO DELLA POLITICA”

    Riceviamo e pubblichiamo

    Sbaglia chi pensa che la scissione piddina sia un segnale di debolezza, è solo indicativa della capacità di adeguamento al contesto futuro prossimo. Una capacità che il cdx può solo invidiare.

    Con il proporzionale alle porte, la *diversificazione del prodotto* è fondamentale per conquistare tutte le fette di mercato (elettorale). Oltre che per contrastare un fenomeno emerso chiaramente durante le elezioni regionali Emiliane (giusto per ricordare che l’Emilia è il laboratorio della sinistra): nel 2014 solo il 37% degli aventi diritto si presentò al seggio, contro il 68% delle consultazioni precedenti. Questo in una regione ove storicamente la fidelizzazione degli elettori rossi si traduceva in una partecipazione media alle tornate elettorali superiore al 70%. Il fenomeno venne ovviamente minimizzato dai dirigenti del Partito, ma il segnale era inequivocabile. Il PD a guida renziana era troppo spostato verso il centro per risultare accettabile a “quelli che non esistono più”. Che infatti rimasero a casa & smisero di tesserarsi. Inoltre, per essere sicuri che il messaggio venisse recepito, hanno votato NO al referendum.

    A questo punto era chiaro che “katto” e “kom” non potevano più coabitare nello stesso appartamento: molto meglio una bella villa bifamigliare. Divisi ma sotto lo stesso tetto.

    Con la scissione si permetterà all’elettorato “ortodosso” di tornare a votare fieramente gli eredi del PCI e all’elettorato cattobuonistamoderato di godere di quel (mai dimenticato) tepore democristiano che solo la giusta distanza dagli estremismi delle fiamme rosse è in grado di garantire. Tutti contenti quindi, dagli elettori ai dirigenti che, soddisfatti della ritrovata proprietà sui loro orticelli, prenderanno ad esser meno litigiosi e lesti al compromesso (storico).

    Una nuova (?) sinistra “di lotta e di governo”, che rischia di egemonizzare il Paese per i decenni a venire, stante il controllo oramai totale di media, pubblica amministrazione e magistratura.

    E dall’altra parte? Si dorme, preoccupati.

    Alessandro Casolari Coordinamento Provinciale FdI-AN