L’Artoni trasporti versa in una grave situazione economica con una esposizione di circa 220 milioni di euro con banche, società di leasing, rifornitori. Un’attività paralizzata dalla mancanza di liquidità e dai debiti contratti. La ristrutturazione stipulata con gli istituti di credito nel 2012 fallì con la conseguente trasformazione dei debiti finanziari dal medio-lungo termine al breve termine.
L’aspetto più preoccupante è l’esposizione finanziaria con le banche attestata attorno ai 115 milioni principalmente nei confronti di Cariparma e poi di Unicredit, Bper, Mediocredito, oltre ai debiti verso i fornitori stimati in 75 milioni. La mancata fusione con Fercam prolunga l’agonia gestionale.
Salvatore Occhiuto