Dimenticare il passato significa ignorare il presente rinunciare al futuro. Ma strumentalizzare il passato ad ogni costo risulta esagerato e anche paranoico. Tanto rumore per nulla. Qualcuno nota su un giaccone esposto in uno storico negozio di Reggio specializzato in bottoni, stoffe, tessuti uno smile con la faccia di Hitler. Ma proprio nota perchè il particolare non era così visibile come sostenuto. Occorreva cercarlo bene per trovarlo tra i tanti articoli esposti in vetrina.
La dialettica della politica sfrutta tuttavia qualsiasi fatto che accada. Dai social parte la polemica lanciata da un ex consigliere comunale del Pdci, Partito dei comunisti italiani, fondato da Cossutta e Diliberto nel 1998 per appoggiare il Governo D’Alema, provocando una scissione all’interno di Rifondazione Comunista che aveva determinato la caduta dell’esecutivo dell’Ulivo presieduto da Romano Prodi (1996-1998).
La titolare del negozio si è scusata e ha ritirato il contestato gadget. Non si era accorta della somiglianza con la faccia del dittatore nazista. Comunque niente di eclatante. “Nella città Medaglia d’Oro della Resistenza a 5 euro si compra una reliquia di un’ideologia criminale e disumana”. Al libero pensatore di tale frase rispondo che sono altri i problemi della nostra città dallo smog, alla sicurezza, al disagio sociale.
Salvatore Occhiuto