Nostra intervista esclusiva a Giuseppe Manzotti, Responsabile delle questioni della sicurezza del Coordinamento Provinciale di FdI-An
Come è la situazione della città?
“La sicurezza è un’emergenza prioritaria. La recrudescenza della criminalità e il degrado in alcuni quartieri devono essere contrastati da una rinnovata collaborazione tra istituzioni e cittadinanza”.
Cosa pensa delle cosiddette iniziative spontanee di sorveglianza del territorio…
“Sarebbero indubbiamente di supporto all’operato delle forze dell’ordine, ma il protocollo sul controllo di vicinato andrebbe discusso con i tanti comitati di cittadini che sono stati fondati in varie zone della città. Esclusivamente una società che garantisce ordine e sicurezza nel rispetto delle leggi e dei diritti riuscirà ad accettare le sfide del mondo globale”.
Sul protocollo la sua opinione…
“Nel protocollo sottoscritto dal Prefetto Raffaele Ruberto si evince purtroppo l’orientamento a limitare tale collaborazione. La mancanza di coesione civica, la crescente disaffezione nei confronti delle istituzioni, la marginalizzazione della cittadinanza nei processi decisionali acuisce la cronica distanza tra paese reale e paese legale”.
Le proposte del suo partito?
“Rafforzare in maniera attiva la collaborazione tra gli enti statuali e le persone mediante ad esempio corsi di formazione che preparino all’azione collaterale di tutela del territorio.
Nel Consiglio Comunale, sono state presentate varie mozioni sul tema sicurezza…
“Sì ma sono state respinte in maniera unilaterale dalla maggioranza in quanto il Pd propugna il modello della città delle persone fondata sulla comunità dei diritti e dei doveri. Nella scorsa primavera la disciolta sezione locale di Italia Unica aveva promosso una raccolta firme sull’impiego dell’esercito nell’ambito dell’operazione “Strade sicure” lanciato dal Ministero dell’Interno nel 2013. Un’iniziativa sostenuta dal gruppo consiliare di Alleanza Civica e ultimamente rilanciata anche dalla Lega Nord”.
Senza esito tuttavia…
“La chiusura della giunta ha impedito di tradurre da istanza ad atto concreto un veicolo legislativo che avrebbe contribuito a migliorare le condizioni di sicurezza a Reggio. Una questione che viene particolarmente sentita dalla gente. Basta girare per la città”.
Salvatore Occhiuto
