REGGIO EMILIA. PROCESSO AEMILIA GLI IMPUTATI CONTRO LA STAMPA

Gli imputati del Processo Aemilia si scagliano contro la stampa. Gli accusati di associazione mafiosa hanno chiesto la convocazione del processo a porte chiuse. Inoltre esigono che il tribunale verifichi il giorno seguente all’udienze i resoconti degli articoli dei giornali e dei servizi televisivi.

Gli imputati sottolineano che gli organi di informazione hanno promosso un’azione di linciaggio mediatico gratuito che pregiudica il regolare svolgimento del procedimento giudiziario. Strali velenosi in particolare nei confronti della “Gazzetta di Reggio”, di Telereggio, della pagina facebook dell’Associazione Agende Rosse.

Una richiesta che non vuole assolutamente ledere la libertà di stampa, bensì tutelare gli imputati e le loro famiglie e soprattutto salvaguardare il principio della presunzione di innocenza. “La nostra preoccupazione è che alcune ricostruzioni possano distorcere la veridicità dei fatti”. Questo un passaggio dell’istanza degli imputati letta in aula da Sergio Bolognino.

La decisione spetta al Presidente del Tribunale Francesco Caruso che affronterà la questione nell’udienza di giovedì. Obiezioni sulle cronache dei media erano già state oggetto di controversia all’inizio del processo nel marzo 2016.

Salvatore Occhiuto