Rivelazioni choc al Processo Aemilia. Durante l’udienza odierna è stata fatta ascoltare l’intercettazione di una telefonata del marzo 2012. Una telefonata tra due avvocati Giuseppe Pagliani, consigliere comunale e provinciale Forza Italia, e Antonio Sarzi Amadè, legale dell’azienda di autotrasporti Muto di Gualtieri.
Pagliani fu arrestato nella notte dellìoperazione anti-mafia Aemilia. Dopo un periodo di carcerazione preventiva, è stato assolto in primo grado e in appello dall’accusa di associazione mafiosa. Ora attende il verdetto della Cassazione. Amadè espresse le sue personali perplessità sui presenti alla famosa cena che provocò il coinvolgimento di Pagliani. Una cena a cui parteciparono, all’insaputa dell’esponente di centro-destra, personaggi del clan Sarcone.
Dalla telefonata emerge tuttavia qualcosa di più grave. La richiesta di Amadè a Pagliani di recuperare un dossier su Enrico Bini, Sindaco di Castelnovo Monti dal giugno 2014, in passato Presidente della Camera di Commercio, dove denunciò nel silenzio generale il pericolo dell’infiltrazione della ‘ndrangheta nella nostra provincia. “Non deve diventare Sindaco di Reggio”. Questo un passaggio della conversazione tra Amadè e Pagliani.
Una notizia che ha generato enorme inquietudine e profondo stupore nel mondo politico reggiano. M5S ha chiesto la sospensione di Pagliani da ogni responsabilità a livello politico-istituzionale. Presenti all’udienza di questa mattina il Presidente della Provincia Manghi e il precedessore Sonia Masini, oltre all’habituè Enrico Bini che esibisce sempre in aula la fascia tricolore.
Salvatore Occhiuto