Prima il rischio esuberi (100 persone in bilico) a Coopsette, ora arrivano 170 licenziamenti veri e propri in Unieco. Sono giorni terribili per i dipendenti delle coop di costruzione in crisi. Ieri Rudi Zaniboni della Cgil ha confermato che il tavolo di confronto tra sindacati e Unieco non ha portato ad alcun risultato. «Il 28 febbraio (martedì prossimo, ndr) partiranno le lettere di licenziamento per 170 persone. Si tratta di un numero enorme». Purtroppo per la grande coop di via Ruini, il mancato accordo con i sindacati è un inedito, almeno nella storia recente delle crisi che hanno segnato il settore delle costruzioni: «E’ la prima volta negli ultimi anni che una cooperativa in crisi sul nostro territorio si avvale di una procedura di licenziamento collettivo, secondo quanto dispone la legge, con numeri così alti. Nei casi di Orion e Cmr, si erano trovate formule alternative al licenziamento unilaterale. Questa volta non è stato possibile». Il fatto che le parti non abbiano trovato una linea concordata per trattare la grave crisi aziendale, implica, tra gli altri aspetti, che ci sia ancora qualche incertezza sui numeri. «In effetti, le ultime cifre diffuse dall’azienda parlavano di 170 licenziamenti su 340 dipendenti, ma potrebbero esserci delle piccole oscillazioni, anche in considerazione del fatto che alcuni tra i lavoratori in queste settimane hanno abbandonato volontariamente l’azienda». Sono settimane difficili per la cooperativa di costruzioni. L’accoglimento da parte del Tribunale della domanda di concordato con riserva, ha stoppato le potenziali pretese nei confronti della coop da parte dei creditori e ha scongiurato l’avvio della liquidazione coatta amministrativa. Il percorso è delineato: nei prossimi mesi Unieco, cui non mancano le commesse, proverà a proseguire la sua attività con un personale ridotto. E forse sarà coinvolta in un progetto di aggregazione con altre cooperative del settore edilizia. I vertici di Legacoop, come emerso anche nell’ultima assemblea della centrale cooperativa, spingono sul percorso che porta alla costituzione di un soggetto unico operante nel settore costruzioni. E’ il vecchio sogno di aggregare Unieco e Coopsette (il progetto Unisette, poi naufragato), entrambe in grave crisi, con quello che resta delle altre coop del settore (a partire da Sicrea, che però attualmente è una srl). Il Resto del Carlino
