Regionali: giù affluenza al 41,8%. A Roma astensionismo record

Crolla l’affluenza a Roma nelle elezioni regionali del Lazio attestandosi al 33,11%, contro il 63,11% delle precedenti regionali del 2018. Un dato record di astensionismo, anche più delle ultime elezioni comunali di Roma dell’ottobre 2021 quando al primo turno andò a votare il 48,54% e al secondo turno il 40,68% degli aventi diritto.

Crolla l’affluenza in Lombardia dove alla chiusura dei seggi ha votato solo il 41,6% degli elettori ed è il dato più basso in 53 anni. L’affluenza più bassa fino ad ora si era registrata nel 2010 quando votò il 71,9% dei lombardi. In quelle elezioni i principali candidati erano Roberto Formigoni, che fu confermato per il centrodestra per la quarta volta presidente della Regione e Filippo Penati per il centrosinistra. Anche allora la consultazione si svolse su due giornate, il 28 e il 29 marzo. Alle regionali del 2018 si votò in una sola giornata, il 4 marzo, in contemporanea con le elezioni politiche, e l’affluenza fu del 73,1%.

Quando sono noti i dati relativi a al 50% (974) dei 1.882 comuni al voto per le regionali di Lombardia e Lazio, l’affluenza alle ore 15 è all’41,8% (era stata del 73,35% alle precedenti omologhe quando però si votò in un solo giorno). Lo rende noto il sito del Viminale. In Lombardia (818 comuni su 1.504) l’affluenza è del 41,55% (nel 2018 alla stessa ora e con lo stesso numero di comuni aveva votato il 73,92%). Nel Lazio (156 comuni su 378) è del 43,57% (69,98%).


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