Regione. COVID. MORRONE (LEGA): CON I SINDACI, PRESIDENTE CODACONS CERCA PALCOSCENICO

Roma, 7 febbraio. “Solidarietà ai sindaci italiani minacciati da una ipotesi di denuncia surreale da parte del presidente del Codacons. E’ ora di finirla con le accuse, il terrorismo sanitario, le limitazioni delle libertà. Gli italiani sono persone responsabili, come hanno dimostrato in quasi un anno di chiusure e divieti, e sono anche detentori di diritti che non possono essere violati in modo illimitato”.
Lo afferma in una nota il parlamentare della Lega Jacopo Morrone.
“Per evitare eventuali assembramenti forse basterebbe consentire l’apertura degli esercizi per un arco temporale maggiore, dando così la possibilità di scaglionare meglio passeggiate, pranzi e cene. Per questo sarebbe più lungimirante aprire bar, ristoranti, ecc. anche di sera per consentire a gestori e clienti di usufruire di più fasce orarie e quindi di maggiori opzioni, sempre mantenendo tutte le pratiche di sicurezza indispensabili. Meraviglia poi che al Codacons non preoccupino la situazione economica del Paese e il fatto che esercenti, partite Iva, lavoratori sono in ginocchio proprio grazie a chiusure indiscriminate e ai timori diffusi con una martellante propaganda. Ovviamente il virus è ancora attivo e per questo sono da osservare alcune regole fondamentali, ma anche al presidente del Codacons non possono sfuggire le gravi ricadute sociali che hanno avuto le convivenze forzate dilatate nel tempo, le troppo prolungate limitazioni ai rapporti interpersonali, alle frequentazioni amicali e scolastiche, soprattutto per giovani e giovanissimi. Eviti quindi il Codacons ogni accusa pretestuosa nei confronti dei primi cittadini che fanno già tutto quanto possibile per tutelare la sicurezza. Oggi, in Italia, chi pensa responsabilmente al futuro del Paese sono coloro che operano per la ripartenza e la riapertura, senza enfatizzare l’allarmismo sanitario, che potrebbe aggravare il disagio sociale e i problemi economici, ma salvaguardando con grande equilibrio la salute pubblica”.

Ufficio Stampa Lega Romagna